Bayern, serata di errori e rimpianti

Posted By on Mag 2, 2018 | 0 comments


Stefano Renzi

 

Ribaltare l’1-2 dell’Allianz Arena in favore del Real Madrid non era un compito facile, ma I bavaresi hanno tentato di tutto per portarlo a termine. Nel bene e nel male, perché Il Bayern fa sì la partita, ma finisce per rovinarsela da solo. O almeno in parte.

La squadra di Heynckes si approccia alla gara con la giusta mentalità, tenendo in mano le redini del gioco grazie ad un efficace palleggio a centrocampo, finalizzato ad improvvise e pericolose verticalizzazioni. Il risultato si mette subito bene con il gol al 3° minuto di Kimmich, stesso autore della rete tedesca nella partita d’andata, ma il pareggio del Real arriva dopo soli 8 giri d’orologio, grazie ad un colpo di testa di Benzema su perfetto cross di Marcelo. Il Bayern non crolla e continua imperterrito sulla propria strada, con tante occasioni create e non finalizzate ma soprattutto con due dubbi interventi subìti in area di rigore madrilena, giudicati regolari dall’arbitro Cakir. Il primo uno scontro tra Ramos e Lewandowski, il secondo un fallo di mano di Marcelo che lui stesso, nel post partita, ha ritenuto essere punibile con il penalty. Proteste legittime, quindi, quelle dei bavaresi al termine della prima frazione. Ciò su cui non possono recriminare, però, è l’errore ad inizio secondo tempo di Ulreich, che spegne la luce per una frazione di secondo e liscia un retropassaggio di Tolisso, mandando in porta Benzema per il facile gol del 2-1 spagnolo. Speranze di finale non abbattute neppure in questo modo, perché i tedeschi non si arrendono e continuano a spingere, siglando il pareggio con l’ex James Rodriguez ed impegnando più volte un impeccabile Keylor Navas tra i pali. Ma anche nella seconda parte di gara non mancano le polemiche, con un altro, goffo intervento di Ramos su Lewandowski all’interno dell’area non punito dall’arbitro. La partita prosegue con il Bayern a trazione offensiva e con il Real perfetto nelle chiusure in difesa, incapace però di sfruttare le ripartenze.

Arriva così il triplice fischio, con numeri e statistiche a favore dei bavaresi ma con una sola ed unica sentenza: il Real Madrid è in finale di Champions per la terza volta consecutiva. I blancos, a parte i dubbi episodi non sanzionati dalla terna arbitrale, si sono dimostrati più squadra, capace di soffrire e di colpire cinicamente nel momento più opportuno. Per il Bayern, oltre alle recriminazioni per i presunti rigori, solo tanti rimpianti per le occasioni non sfruttate e per il gravissimo errore del proprio portiere. Se si guarda alla prestazione ed all’atteggiamento, però, c’è tanto di buono da cui ripartire.

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