Una Spal… su cui piangere

Posted By on Set 29, 2018 | 0 comments


Enrico Corsini
Non è bastato il tifo di casa per dare alla Spal un nuovo vigore dopo la partita di Firenze. La squadra pare trovarsi in un periodo di smarrimento totale con l’incapacità di essere incisiva in fase offensiva e con una difesa che troppo spesso concede occasioni agli avversari. Leonardo Semplici deve, ora, vestire i panni di un meccanico ed aggiustare con cura la sua macchina inceppata se vuole evitare una debacle con la Sampdoria. Prima cosa da fare: registrare nuovamente i perni della difesa. Felipe, Vicari e Simic (sostituto di Cionek) “ballano” troppo davanti agli attaccanti avversari, perdendo la posizione e dovendo poi intervenire goffamente per recuperare. In fase offensiva si fanno trovare, quasi, sempre pronti ma un fuorigioco e Consigli negano a Simic e Felipe la gioia del gol. Serve più aiuto da parte degli esterni che devono permettere ai tre difensori di posizionarsi correttamente e cercare di anticipare sempre le mosse avversarie soprattutto sulle incursioni laterali. Secondo problema da affrontare: Fares. I cross non sono il suo forte, affrontare Adjapong prima e Lirola dopo lo mette in difficoltà, la quantità non manca ma rischia di essere troppo sterile, se non dannoso, ai fini degli equilibri di gara. Fascia sinistra da rafforzare. Terzo provvedimento da prendere: migliorare la fluidità del centrocampo. Kurtic non ha ancora trovato la sua posizione ideale sul terreno di gioco, Missiroli non fende con i suoi inserimenti e Valdifiori verticalizza poco ed occupa troppi tempi di gioco. Sulla fascia, poi, Kurtic e Lazzari dialogano poco e male, troppo spesso agli scarichi di Kurtic seguiva un suo avvicinarsi a Lazzari che, però, serviva davvero a poco.
Quarto ed ultimo problema: giungere alla conclusione su azione. Pochi i tiri arrivati in porta. Dei 12 tiri totali effettuati dalla Spal appena 2 sono arrivati nello specchio della porta e solo uno su azione. Non è certo un buon periodo, questo, per gli estensi e rischia di peggiorare ulteriormente in vista degli scontri con Samp e Inter che potrebbero minare pericolosamente l’animo di un gruppo che appare spento rispetto al vigore mostrato ad inizio campionato. Certo non si andrà a caccia di grandi risultati nelle prossime due partite ma almeno le prestazioni devono crescere sotto il punto di vista della concretezza e della sicurezza. Con un sorriso amaro stampato sulle labbra si può comunque dire di essere stati sconfitti dalla terza classificata ma ciò conta poco e bisogna cercare di ritrovare fiducia nei propri mezzi per affrontare con grinta il resto del campionato. La Spal ha tutte le qualità per fare un buon percorso ma deve esserne consapevole e propositiva senza mai aver paura dell’avversario e cercando sempre di creare gioco più che di smorzare la gara. Servono cuore e gambe per questa squadra se non si vuole diventare una “Spal su cui piangere

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