di Marco Bea
Nel corso della stagione ci sono dei momenti in cui bisogna soltanto spingere a testa bassa senza fare troppi calcoli, come quello che sta attraversando ora la Lazio. I biancocelesti concluderanno infatti la propria girandola di match festivi in casa contro il Torino, per alimentare ulteriormente quella fiammella Champions che, a cavallo del Natale, ha trovato nuovo ossigeno. La difesa del 4° posto passa proprio da partite come quella di sabato, da approcciare con la determinazione e la consapevolezza di chi non sente troppo il fiato sul collo degli avversari.
Alle spalle della Lazio viaggia infatti una pattuglia di inseguitrici oltremodo folta, tra la 4° e la 12° piazza ballano appena 6 punti, che comprende formazioni in salute come quella granata. Il Toro di Mazzarri è una squadra spigolosa e molto ben rodata nei meccanismi difensivi, che sa imbrigliare come poche altre il gioco altrui. Non sarà dunque una passeggiata di salute per i ragazzi di Inzaghi, andati troppo spesso in affanno in questo campionato non solo contro le primissime della classe, ma anche contro le pari grado. Il tutto in una giornata che sa di crocevia nella lotta per l’Europa che conta e che, in caso di risultato positivo, potrebbe creare le condizioni per uno strappo in classifica da parte dei capitolini. Con una Samp a serio rischio 0 nella sfida contro la Juventus, una Roma impegnata nell’insidiosa trasferta di Parma ed un Milan in piena rottura prolungata risulta infatti difficile non farsi stuzzicare dalla prospettiva di una mini-fuga, da provare però con uno di quegli attacchi a testa bassa nei quali non c’è modo di guardarsi troppo indietro.
Contro il Torino sarà infatti fondamentale buttare tutte le proprie risorse sul prato dell’Olimpico, anche in virtù di un calendario che, dopo quest’ultimo turno del girone d’andata, concederà una pausa fino al 3° weekend di gennaio. Non a caso verrà chiesto con tutta probabilità uno sforzo supplementare a Lucas Leiva, rientrato tra i titolari appena tre giorni fa a Bologna, mentre Immobile e Parolo torneranno a ricoprire i rispettivi ruoli nello schieramento tipo del 3-5-2. L’indiziato principale per l’esclusione rimane a questo punto Correa, più adatto di Luis Alberto ad incidere come subentrante, con Luiz Felipe che dovrebbe essere confermato nuovamente nel pacchetto arretrato, a testimonianza del suo definitivo sorpasso su Wallace nelle gerarchie. L’ultima recita del 2018 ci dirà quindi se i biancocelesti potranno vivere un Capodanno da lepri o se finiranno per essere riassorbiti dalla pancia del gruppo.