di Pasquale Pollio
Al minuto ottantotto, con il Cagliari in vantaggio a Marassi grazie al quindicesimo gol di Pavoletti, Fiorentina, Bologna ed Udinese festeggiavano la salvezza, ma Bradaric con una ingenuità regalava un rigore al Genoa, Criscito si presentava sul dischetto realizzando il gol che trascinava nuovamente nella bagarre salvezza tutte le squadre a quaranta punti.
Il Cagliari invece, con il punto conquistato, raggiungeva la salvezza matematica, e potrà festeggiarla davanti al suo pubblico nella sfida con l’Udinese che scriverà la parola fine al campionato.
Maran ci sorprende nuovamente schierando la squadra in campo con un inedito 5-3-2, che vedeva la linea di difesa composta da Srna e Pellegrini sulle fasce, Cacciatore, Klavan e Pisacane al centro, in mediana Ionita, Bradaric e Barella, mentre al fianco di Pavoletti si sistemava Cerri, così la squadra risultava essere molto compatta perché il centrocampo non giocava in linea e Bradaric si posizionava davanti alla difesa, con questo schieramento i sardi riuscivano a chiudere tutti gli spazi ad un Genoa che non creava grandi pericoli, e nelle poche occasioni favorevoli si trovava di fronte un Cragno in versione super, che confermava di essere uno dei migliori portieri del campionato.
Nel secondo tempo, nonostante la pressione genoana era il Cagliari ad avere l’occasione migliore con Romagna, subentrato a Cacciatore, ma Radu si superava sventando in angolo il colpo di testa del difensore sardo, poi il rigore rimetteva la situazione in parità.
1-1 il finale con i rossoblù sardi in Paradiso, ed ora i tifosi pottanno godersi la festa consci che per il terzo anno consecutivo i rossoblù calcheranno il palcoscenico della massima serie.