Vincenzo Boscaino
L’occasione è una di quelle grosse. Vincere per agganciare il Napoli e dare una consapevolezza nuova a tutto l’ambiente. Fiorentina – Parma è una partita importantissima per questa e tante altre ragioni. Un gruppo giovane, un allenatore che sembra aver trovato la quadratura del cerchio, campioni che si ergono sempre più a fari della squadra, una piazza che è finalmente torna a sognare. Una vittoria ingigantirebbe tutto ciò che di positivo, oggi, si vede nel mondo Viola.
La partita, però, è tutt’altro che semplice. Il Parma è una squadra ostica che ha nella ripartenza veloce il suo asso nella manica. Controllare il possesso, essere costantemente in proiezione offensiva potrebbe essere un’arma a doppio taglio. Esporsi alla velocità di Gervinho e Karamoh è tutt’altro che una buona idea. Chiedere all’Inter per conferma.
Montella in conferenza, però, si concentra sul momento positivo dei suoi ragazzi:” Non pensavo di essere a questo punto come identità di squadra. Abbiamo cambiato tanto in estate ma stiamo facendo bene. Nelle ultime sei ne abbiamo vinte quattro e pareggiata una. Siamo felici di essere a questo punto. Stiamo facendo un grandissimo lavoro anche grazie alla società.”
Il tecnico Partenopeo dovrà fare scelte con i pochi uomini che ha a disposizione. Pezzella e Ribery non saranno della partita oltre al già infortunato Caceres. Allora via al cambio di modulo: da 3-5-2 a 4-3-3. In porta Dragowsky sarà protetto da una linea a 4 con Lirola-Milekovic-Ceccherini-Dalbert. A centrocampo spazio al solito terzetto delle meraviglie: Pulgar-Badelj-Castrovilli. Chiesa e Sottil, invece, agiranno in attacco al fianco di Vlahovic.
Questi novanta minuti saranno fondamentali per capire le ambizioni della Viola. Commisso dall’alto scruta tutto e spera nei tre punti. Nel caso, non avrebbe potuto pensare ad un inizio di stagione migliore.