Pasquale Pollio
Al “Romeo Menti” di Castellammare, per la ventottesima giornata del campionato di Lega Pro, arrivava una delle corazzate della categoria, quel Bari che avrebbe dovuto fare il vuoto nel Girone C e che invece occupa il terzo posto della classifica superato dalla Ternana, autentica mattatrice del torneo, e dall’Avellino che giornata dopo giornata ha scalato posizioni in classifica, di contro la Juve Stabia, nonostante le tante vicissitudini di questa stagione, si è attestata al sesto posto della graduatoria, per l’occasione il tecnico stabiese confermava il 3-5-2, suo modulo di riferimento, che vedeva Russo a difesa dei pali; Mulè, Troest e Elizalde in difesa; Garattoni, Scaccabarozzi, Berardocco, Vallocchia e Caldore in mediana con Marotta e Borelli di punta, dal canto suo Carrera si schierava con il 4-2-3-1 con Frattali tra i pali; Celiento, Perrotta, Minelli e Sarzi Puttini a formare la linea di difesa; De Risio e Lollo in mediana con Marras, Antenucci e D’Ursi alle spalle di Cianci.
Dopo il calcio di inizio del Bari comincia una fase di studio tra le squadre, ma con il passare dei minuti erano i biancorossi a prendere campo, bisogna però attendere sino al minuto tredici per assistere alla primo tiro verso lo specchio della porta, ed era Antenucci a calciare un pallone che superava abbondantemente la traversa, si arrivava così al trentesimo senza emozioni, poi un lampo di Vallocchia che con un tiro dai sedici metri colpiva il palo a Frattali battuto, l’occasione sembrava scuotere le “Vespe” che avanzavano il loro baricentro provando a mettere in difficoltà i galletti, ma al quarantesimo l’occasione clamorosa capitava sui piedi di D’Ursi che, dall’interno dell’area, non inquadrava lo specchio della porta dopo un perfetto contropiede, ma era solo il preludio del gol che arrivava al minuto quarantatre con Marras che si inseriva alle spalle della linea difensiva gialloblù e dall’interno dell’area batteva un incolpevole Russo, sembrava il “dejavù” dello scorso anno quando lo stesso Marras realizzò il gol della vittoria del Livorno al “Menti” condannando di fatto le Vespe alla retrocessione, il primo tempo si chiudeva così con il Bari in vantaggio per uno a zero, risultato bugiardo per quello che si era visto in campo nei primi quarantacinque minuti.
Alla ripresa delle ostilità i due tecnici confermano gli undici iniziali ma passava solo un minuto e Marras raddoppiava con una splendida conclusione a giro su passaggio di Antenucci, la Juve Stabia subiva psicologicamente il colpo ma provava a reagire, e toccava a Borrelli impegnare Frattali con uno splendido colpo di testa, passavano pochi minuti ed erano ancora i biancorossi a rendersi pericolosi con Cianci che colpiva la parte alta della traversa, la Juve Stabia provava a premere sull’accelleratore alla ricerca di quel gol che avrebbe potuto riaprire la gara ma il Bari si difendeva con ordine senza correre eccessivi rischi, Padalino quindi decideva di utilizzare il primo slot di cambi; fuori Berardotto e Caldore dentro Guarracino e Suciu, ma i due cambi non andavano a modificare l’assetto tattico delle “Vespe” anche se il giovane Guarracino, prodotto del vivaio stabiese che si piazzava sull’out di sinistra, aveva caratteristiche più offensive rispetto a Caldore, la mossa non produceva alcun effetto ed al minuto ventitre anche Carrera effettuava il primo cambio; fuori il “match winner” Marras e dentro Rolando, con il doppio vantaggio i biancorossi provavano ad addormentare l’incontro ed a nulla servivano i cambi successivi di Mister Padalino che inseriva Ripa per Borrelli e Oliva, altro giovane del vivaio all’esordio in Lega Pro, per Garattoni, forse dovendo recuperare il doppio svantaggio sarebbe stato auspicabile un cambio di modulo da parte del tecnico, cosa che però abbiamo visto poche volte in questo campionato.
La sconfitta fa si che i gialloblù perdano l’ennesima occasione di scalare la classifica ed ora le “Vespe” sono attese dalla difficile trasferta del “Barbera” contro il Palermo