di Marco Marini
CONTESTO STORICO – Il 1992 è un anno particolare e ricco di avvenimenti che cambiarono il volto del nostro Paese e non solo. Innanzi tutto, il 7 febbraio, l’Italia, insieme agli altri paesi della Cee, firma il trattato di Maastricht . Per quanto concerne il nostro Paese, il 12 febbraio la Cassazione annulla la sentenza d’appello che ha assolto gli imputati per la Strage di Bologna mentre cinque giorni dopo, a Milano, viene arrestato il direttore del Pio Albergo Trivulzio, Mario Chiesa. L’accusa riguarda l’incasso di una maxi-tangente da 7 milioni di lire. Inizia così la vicenda giudiziaria che prenderà il nome di “Mani pulite”. In questo anno, le indagini sul fenomeno dilagante delle tangenti in Italia coinvolgono esponenti politici, principalmente del pentapartito, determinando la fine della prima Repubblica.
Il 12 marzo, a Palermo, viene assassinato dalla mafia il deputato al parlamento europeo della Democrazia cristiana Salvo Lima. Due mesi dopo, il 23 maggio, sull’autostrada che collega la città all’aeroporto di Punta Raisi, una carica di tritolo uccide il giudice Giovanni Falcone, sua moglie e tre agenti di scorta. La tragedia verrà ricordata come “Strage di Capaci” a cui fa seguito quella di Via D’Amelio, del 19 luglio, in cui viene ucciso il giudice Paolo Borsellino.
L’anno, tuttavia, si conclude con il primo avviso di garanzia al segretario del PSI Bettino Craxi per corruzione, ricettazione e violazione del finanziamento pubblico ai partiti. Tutto il resto è noto, la stagione di Tangentopoli mise alla porta o ridimensionò fortemente partiti storici come la Democrazia Cristiana, il Partito Socialista Italiano e aprì la stagione della Seconda Repubblica. Dopo lo scandalo, infatti, nascono nuovi partiti, come la Lega Nord guidata da Umberto Bossi e Forza Italia guidata da Silvio Berlusconi. In questa fase, definita seconda Repubblica, nuove coalizioni politiche prendono il posto dei vecchi partiti di massa dando vita ad un sistema parzialmente bipolare
Per quanto riguarda l’estero, Il 6 aprile, intanto, inizia l’assedio di Sarajevo da parte delle forze armate serbo-bosniache, un attacco che sancisce l’inizio alla guerra in Bosnia ed Erzegovina. Il 3 novembre, invece, viene eletto presidente degli Stati Uniti Bill Clinton che resterà in carica fino al 2003.
IL TORNEO – La nona edizione dell’Europeo, ovvero l’ultima con otto squadre ammesse alla fase finale, si disputò in Svezia. A vincerlo, inaspettatamente, è la Danimarca, ripescata al posto della Jugoslavia, eliminata dalla UEFA a causa delle sanzioni dell’Onu per la guerra nei Balcani. L’Italia, invece, non riesce nemmeno ad arrivare alla fase finale visto il secondo posto alle spalle dell’Urss nel girone di qualificazione. Inserita nel girone con i padroni di casa della Svezia, l’Inghilterra e la Francia, la formazione danese si qualifica al turno successivo grazie al prestigioso successo contro la formazione transalpina allenata da Michel Platini. Nell’altro girone, invece, a passare il turno sono Olanda e Germania. Nelle semifinali, mentre come previsto la Germania batte la Svezia padrona di casa, nell’altra la Danimarca sconfigge ai rigori l’Olanda per poi imporsi in finale per 2-0 sulla nazionale tedesca.
LA FINALE
DANIMARCA-GERMANIA 2-0 – RETI: 18′ Jensen (D), 78′ Vilfort (D).
DANIMARCA: Schmeichel, Sivebaek, Olsen, Piechnik, Nielsen, Christofte, Jensen, Vilfort, Larsen, B. Laudrup, Povlsen. All. Moeller-Nielsen.
GERMANIA: Illgner, Buchwald, Kohler, Helmer, Reuter, Brehme, Sammer, Effenberg, Haessler, Riedle, Klinsmann. All. Vogts.