Nicola Ciacciarelli
Questa è l’analisi di una disfatta annunciata, di un’eliminazione annunciata dopo la notte di Haifa. Il 4-3 finale con cui il Benfica manda a casa la Juve non fotografa fedelmente l’ennesima brutta prova degli uomini di Allegri, ormai abituati a collezionare brutte figure in questa stagione.
La gara del Da Luz ha mostrato una squadra, il Benfica, e un insieme di discreti giocatori, incapaci di orchestrare per 70 minuti una minima opposizione all’avversario. La Juve di quest’anno è impotente. Se trova un avversario che le è superiore getta la spugna, non ha armi per sopperire alle assenze, accontentandosi di trotterellare in campo. In partite del genere emergono i problemi strutturali di una rosa che avrebbe avuto bisogno di puntellare anche la difesa, parsa completamente allo sbando. Hanno fatto tenerezza giocatori del calibro di Bonucci, Cuadrado ed Alex Sandro, evidentemente arrivati a fine corsa con la maglia di Madama.
Nella Juve attuale emergono chiare ed incontrovertibili le colpe della società, incapace di avere una visione a più lungo raggio. Nel finale di partita sono stati i ragazzi a ridare un po’ di speranza ed accendere la luce nel buio totale. Che sia un caso? Difficile.