IL CALCIO CHIEDE AIUTO

Posted By on Mar 23, 2020 | 0 comments


Pasquale Pollio

Il calcio che piaccia o no è il terzo comparto nel nostro Paese in termini di fatturato e se lo stop risultasse essere definitivo il danno calcolato al sistema sarà di oltre 600 milioni di euro, sistema che tra l’altro finanzia tutto lo sport italiano, ora senza fare demagogia non si può far collassare anche questa che di fatto è un’industria, al momento il Decreto Governativo ha tamponato la situazione facendo slittare al 30 Giugno i versamenti IVA, i contributi e le ritenute d’acconto ma lo slittamento resta solo un palliativo perché le società di calcio hanno più dipendenti di quelli che i tifosi possono immaginare, per fare un esempio l’Inter ha un costo dipendenti pari a 18,8 milioni di euro annui escluso i tesserati (fonte calcioefinanza.it) e risulta difficile pensare che le società possano reggere ad un fermo prolungato, sabato in un intervista rilasciata al quotidiano La Stampa il Presidente del Torino Urbano Cairo ha affermato “il taglio agli stipendi dei giocatori sarà inevitabile, siamo di fronte ad un problema di sistema che rischia di implodere senza accorgimenti importanti, qui bisogna limitare i danni, poi si penserà alla ricostruzione economica del calcio come di tutti gli altri settori”

Man mano che passa il tempo aumenta però il rischio che il campionato non possa essere portato a termine in quanto prima di ripartire con le gare le squadre dovranno riprendere gli allenamenti ed il tempo a disposizione sembra essere poco, ma continuiamo a sperare che a giugno si possa rientrare in campo in modo da far terminare la stagione in maniera corretta entro fine luglio inserendo dei turni infrasettimanali da alternare alle Coppe europee che dovrebbero essere snellite con partite ad eliminazione diretta in campo neutro.

Submit a Comment