Chiave tattica: Sassuolo – Roma

Posted By on Ott 26, 2016 | 0 comments


Luigi Pellicone

Sassuolo – Roma è una partita assolutamente interessante dal punto di vista tattico: il 4-3-3 di Di Francesco è di stampo zemaniano riveduto e corretto. Palla in verticale, scarico, attacco alla profondità rimangono concetti intoccabili. Il resto è ritoccato: il Sassuolo sistema sempre parecchi giocatori in zona palla per recuperarla e ripartire immediatamente in verticale. Anche in difesa i movimenti sono legati alla posizione del pallone, più che gli avversari. Il tutto, per innescare ripartenze. Gli attacchi della Roma dovranno essere ragionati, considerando che i movimenti e le caratteristiche offensive del Sassuolo sono ideali per mettere in difficoltà la linea giallorossa che spesso erra nel posizionamento e nel tenere la linea. Un attaccante neroverde si muove sull’esterno, l’altro attacca il primo palo, il terzo il secondo. Quanto basta per allargare le maglie della difesa avversaria e far saltare la marcatura. Fra l’altro la squadra di Francesco si esalta negli spazi che inevitabilmente la Roma tende a concedere.

La Roma si muoverà con un 4-2-3-1 finalizzato a creare densità a centrocampo, trovare sfogo e profondità su uno dei due esterni d’attacco. Dopo l’imbarcata di Torino, gli esterni bassi a sinstra spingono poco. Juan Jesus, o Palmieri restano piuttosto bloccati. Spalletti preferisce il brasiliano perchè può sdoppiarsi nel ruolo di centrale ed esterno e trasformare cosi la difesa a 3 in fase di possesso palla. Gara di grande sacrificio per El Shaarawy, che dovrà farsi carico della fase offensiva aiutando in non possesso chi avrà alle spalle. Salah pur attaccando la linea avversaria, giocherà più “dentro” al campo, specificatamente alle spalle di Dzeko. Un movimento permesso dalla presenza di Florenzi a destra, che permette, appunto, il passaggio alla difesa a 3 in fase di possesso palla e una costante superiorità numerica in fase offensiva. Il tuttofare di Vitinia ha fiato e forza per trovare il fondo , allargare la manovra e permettere alla catena di destra di lavorare su due fronti: portare via l’uomo di centrocampo e permettere gli inserimenti del centrale e, nel contempo, rendere ariosa la manovra. Ciò consente a Salah di lasciare il fondo del campo e stingere verso Dzeko. Il fraseggio centrale fra i due attaccanti garantisce penetrazione, profondità e prolificità. Una tesi confortata dai numeri: 5 gol e 4 reti per l’egiziano, 8 gol e 4 assist per il bosniaco. In tutto 13 gol e 8 assist. In sintesi: ci aspetta una gara divertente, ricca di gol.

Submit a Comment