Luigi Pellicone
Roma – Pescara, l’unico rischio è quello del troppo facile. Vittoria degli abruzzesi quotati a 13. Quanto basta per identificare questo testa coda nella più classica buccia di banana: scivolarci sopra sarebbe dolorosissimo. Quindi, massima concentrazione. Appunto: una dote che sembra non appartenere a questa squadra, incapace di essere presente a sé stessa per tutti i 90′ di gioco. É successo con l’Atalanta, poi con il Plzen. Opportuno evitare black-out. Come allenarsi ad essere cattivi? Essendo, di base, un problema derivante dalla testa, dalla tensione, è meglio non parlarne. La ricetta è la tranquillità: indispensabile per ritrovare fiducia. Serve anche personalità: quella non si compra. E però si forma. Trovando in sé stessi la serenità di incassare i momenti negativi nell’arco dei 90′ senza perdere la testa.
Capitolo formazione: rientra in gruppo Totti, ancora fuori Manolas e Vermaelen, ai box anche El Shaarawy. Mario Rui torna ad allenarsi con la Primavera. Strootman è in evidente difficoltà fisica, ma sopperisce con la personalità. De Rossi soffia sulle 400 candeline in giallorosso. Gerson è sparito dai radar ma Spalletti se lo coccola. Lo ritiene cresciuto sul piano fisico: se tiene botta, potrebbe ritagliarsi un ruolo a centrocampo. Escluso l’utilizzo sulla fascia. Dzeko è baciato dalla grazia e non si tocca. Possibile un nuovo utilizzo della doppia coppia di terzini. Dentro Peres e Palmieri, coppia centrale Rudiger Fazio.
PROBABILE FORMAZIONE – Szczesny; Peres, Rudiger, Fazio, Palmieri; De Rossi, Strootman, Perotti, Nainggolan, Salah; Dzeko