Il Milan è La(pa)sSu(so)

Posted By on Nov 27, 2016 | 0 comments


Francesco Maiocchi

Il Milan si ritrova secondo in attesa della Roma. A prescindere dai giallorossi, il Milan deve essere orgoglioso del suo cammino fino ad oggi. I rossoneri sono un diesel, partono lenti e una volta caldi colpiscono tutti. Lo stesso è accaduto ieri al Castellani. II Milan è partito lento ed è stato l’Empoli a condurre per larghi tratti. De Sciglio e Donnarumma rischiano la frittata e Locatelli sembra in qualche modo intimorito. Ovviamente dopo prestazioni superbe qualche errore glielo si concede. Montella deve però cambiare subito i suoi piani e inserisce Kucka per l’infortunato Mati Fernandez. Lo sloveno cambia subito la gara e da un suo recupero parte il contropiede dell’uno a zero. Il Milan però non si è ancora svegliato ed è Saponara a pareggiare dopo pochissimo, sfruttando un’altra incertezza di Donnarumma. Anche nel suo caso è impossibile non perdonarlo dopo mille miracoli consecutivi. L’Empoli cerca di sfruttare il pressing alto, ma i rossoneri quasi sempre riescono a uscirne palla a terra sulle corsie. Nel secondo tempo in campo c’è però un altro Milan. L’out di destra è il più sfruttato e il fraseggio tra Lapadula e Suso mette in costante difficoltà i padroni di casa. Lo spagnolo sale in cattedra trovando il nuovo vantaggio e poco dopo Bonaventura favorisce l’autogol di Costa. 10 minuti fatti bene bastano a indirizzare la partita. L’Empoli prova a rendersi pericoloso senza successo. E’ il Milan che allora decide di sfruttare gli spazi e Lapadula si può concedere la prima doppietta in Serie A. Montella ancora una volta sul piano tattico ha vinto la sfida. La chiusa difesa empolese è stata scardinata con il gioco sulle fasce e gli inserimenti tra le linee. Segno della crescita del Milan, che gli scorsi anni avrebbe fraseggiato all’infinito fuori dall’area. Una nota sul diario a penna rossa va a Bacca. Il colombiano infortunato era a Siviglia per vedere la sua ex squadra contro il Valencia. Entrambe le formazioni spagnole vogliono acquistarlo a gennaio. L’autorizzazione c’era, ma l’attaccamento alla maglia e alla causa rossonera decisamente no.

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