Giacomo Nannetti
Probabilmente la migliore Juventus dell’intera stagione. La Vecchia Signora, ferita dalla batosta di Genova, è scesa in campo con il cuore e l’orgoglio di chi ha bisogno di un immediato riscatto. Uno degli aspetti che più ha sorpreso è stato quello dell’interpretazione della partita da parte dell’undici bianconero. Per la prima volta la squadra allenata da mister Allegri è riuscita ad imporre un pressing alto e ritmi molto elevati per contrastare una squadra, l’Atalanta, che fa della corsa e dell’intensità le sue armi migliori. Sin dalle scelte iniziali dell’allenatore toscano, con l’inserimento di un inesauribile Sturaro, si era capito come aveva deciso di giocarsi la partita contro la Dea, a tutta corsa. I padroni di casa, per 80 minuti, sono riusciti a tenere la squadra corta in 30 metri pronta a lottare su ogni pallone, Mario Mandzukic ne è l’esempio più lampante. La domanda che sorge adesso è: riuscirà la Juventus a produrre questo tipo di prestazioni senza dover prima ricevere batoste in stile Marassi? Ormai quasi giunti al termine della prima metà della stagione, è palese come in serate del genere la Juve, almeno in Italia, non abbia rivali.