di Francesco Morasso
Con il pareggio a reti inviolate di ieri sera a San Siro, il Milan prosegue la sua striscia positiva iniziata proprio in coppa Italia, nel quarto di finale disputato contro l’Inter. I rossoneri non perdono da sei partite, con quattro vittorie e due pareggi.
Il match non è stato certo avvincente, probabilmente neanche lontano parente,in quanto a ritmo, dell’ omologo in campionato…cambia la competizione,cambiano gli interpreti (alcuni almeno) e cambia anche il risultato. Le due squadre si sono affrontate con atteggiamento più guardingo, non è di certo mancato l’agonismo ma lo spettacolo, soprattutto nella prima frazione di gioco, non è stato all’altezza. Nel secondo tempo invece la squadra di Simone Inzaghi rompe gli indugi e cerca il gol con insistenza, il Diavolo soffre, si chiude e prova a ripartire grazie ai cambi da autentico stratega apportati da un sottovalutato Gattuso che con Calhanoglu e Cutrone cerca l’affondo vincente scorgendo le maglie allargate della retroguardia biancoceleste; ed è proprio il turco a rendersi più pericoloso al 75′ quando divora un gol praticamente fatto su respinta di Strakosha. Spettatore non pagante nei primi 45 minuti, invece, l’altro n.1 Gigio Donnarumma, il quale a sua volta viene chiamato in causa in diverse circostanze nella ripresa ed è bravissimo a farsi trovare pronto, in particolare su Immobile. Tra i meno positivi dei rossoneri vanno annoverati, stasera, un impalpabile Kalinic fischiato ancora dal pubblico di San Siro, un confusionario Locatelli, mai a suo agio come mezz’ala, ed un stanco e poco pericoloso Bonaventura…poi magari ciò che resta maggiormente negli occhi è l’occasione enorme fallita da Calhanoglu che però da subentrante non aveva demeritato.
La Lazio, dal canto suo, cambia sei interpreti rispetto alla gara di campionato ma è sembrata sin da subito decisamente più pimpante e decisa a mettere il Milan alle corde soprattutto con il capocannoniere della serie A che però si dovrà arrendere ad un super Donnarumma. il risultato è uno 0-0, che sta stretto alla Lazio ma la avvantaggia per il ritorno in casa. Stona con lo spirito della partita ma è doveroso sottolineare purtroppo come, in questo paese, riusciamo a rovinare anche il minuto di raccoglimento dedicato alla memoria dell’ex ct Azeglio Vicini, con dei cori contro la Lega Calcio o chicchessia, non perdiamo mai occasione per dimostrarci ciò che sempre più siamo: dei gran maleducati. La maleducazione non ha né colori né coordinate geografiche.
A margine dell’evento va registrato anche il chiarimento avvenuto tra il talentuoso attaccante del Milan Cutrone ed il tecnico della Lazio Inzaghi con quest’ultimo che profetizza un grande futuro per il giovane colpevole di avergli rovinato la domenica con il suo gol palesemente irregolare.
In conclusione va ribadito come questa striscia di buoni risultati rossoneri faccia davvero notizia con la speranza di non beccare qualche tapiro nei prossimi appuntamenti.