Manita al camp nou, bentornato Barcellona

Posted By on Nov 1, 2018 | 0 comments


Oliver Jones

 

La decima giornata di Liga è stata la giornata del Clasico. Il primo dell’anno, il primo senza ne Messi ene Ronaldo, una chance per distaccare i Merengues per il Barcellona, e l’ultima spiaggia per Lopetegui.

i primi 45 minuti sono a totalmente a tinte Blaugrana, il Barcellona prende da subito il controllo del ritmo della partita nonostante la difesa alta degli avversari. Rakitic, Busquets ed Arthur sono i padroni indiscussi del centrocampo, con il giovane Brasiliano che partita dopo partita si sta affermando come un degno erede di Xavi ed Iniesta, dimostrando una personalità e sicurezza nei propri mezzi tecnici fuori dalla norma per un centrocampista della sua età. Sull’ onda del dominio territoriale e dei ritmi di gioco la squadra di Valverde trova la rete dopo solo 10 minuti con un gol che sembra quasi un tributo al grande assente, Leo Messi. La rete vede infatti protagonista “l’asse Jordi Alba”. Servito splendidamente da Rakitic, il terzino spagnolo mette la palla rasoterra dal fondo in mezzo all’ area, dove Coutinho va a chiudere l’azione che solitamente viene chiusa proprio dalla Pulga per l’1-0 catalano.

L’ Egemonia dei catalani viene ulteriormente legittimata al 30’ quando Luis Suarez realizza il rigore (il primo assegnato col Var nella storia del Clasico) guadagnatosi con un siluro imprendibile per Courtois.

Durante l’intervallo Lopetegui cambia Varane per Lucas Vazquez con l’accentramento di Nacho e l’esterno Spagnolo a ricoprire l’out di destra a tutto campo. La mossa tattica si rivela azzeccata ed il Real Madrid mette i rivali alle corde per più di 20 minuti.

Marcelo si conferma leader tecnico assoluto del Real ed accorcia le distanze al 50’ . La rete del Brasiliano scuote la partita ed il Barcellona inizia ad andare in affanno, finchè i sogni di rimonta della squadra della capitale si schiantano sul palo quando il piazzato di Modric sbatte sul legno alla destra di un immobile Ter Stegen.

Il palo di Modric è lo “Sliding door” della partita, il Barcellona riprende fiducia condotto da Busquets ed Arthur e dopo neanche 2 minuti Suarez colpisce pareggia il conteggio dei pali. Gli ultimi 30 minuti presentano due squadre spaccate, e l’ingresso prima di Semedo e poi di Dembelè sulla fascia del prevalentemente offensivo Lucas Vazquez spostano gli equilibri dando alla squadra di Valverde la benzina in più per dare il colpo del K.O ai rivali.

Nel giro di 8 minuti Suarez timbra il cartellino due volte firmando la pripria tripletta prima con uno splendido colpo di testa e poi con un soave pallonetto a scavalcare Courtois. Nel finale c’è gloria anche per gli esclusi Dembelè e Vidal con il Francese che confeziona l’assist per la manita finale calata dal Cileno.

Il Clasico del Camp Nou proietta il Barcellona definitivamente fuori dalla crisi grazie a due vittorie consecutive contro due delle sue più accreditate rivali (Siviglia e Real Madrid)e dimostra al mondo l’indipendenza dei Blaugrana da Leo Messi .

L’altra faccia della sfida decreta il punto più profondo della crisi del Madrid e sancisce l’esonero di Lopetegui che sara rimpiazzato a tempo indeterminato da Santiago Solari.

Il Barcellona dopo avere spedito i rivali storici a meno sette si trova cosi l’ Atletico Madrid ed il Siviglia come maggiori rivali per il titolo.

l’ Atletico Madrid ha saputo prevalere per 0-2 sulla Real Sociedad grazie alle reti di Godin ed il subentrato Filipe Luis.

La squadra di Simeone ha sfoderato la solita prestazione pragmatica , senza grandi spunti offensivi se non per gli isolati colpi di genio di Griezmann. Tuttavia Oblak non è mai stato seriamente chiamato in causa, dando cosi il meritato riscatto a Godin e Gimenez che erano stati duramente criticati dopo la disfatta di Dortmund.

Il Siviglia mantiene il ritmo dei Colchoneros vincendo contro il fanalino di coda Huesca. La sfida si è rivelata più complicata del previsto per la squadra andalusa che nel primo tempo si è vista annullare due reti dal VAR. Alla distanza è tuttavia uscita la maggiore qualità degli uomini di Pablo Machin che hanno trionfato grazie alla doppietta di Pablo Sarabia che ha rende indolore la rete a tempo scaduto dell Huesca.

Dagli altri campi si registra la vittoria al 94 dell’ Alaves sul Villareal che mantiene incredibilmente la squadra basca al secondo posto ad una sola lunghezza dal Barcellona, mentre Iago Aspas del Celta Vigo raggiunge Stuani ad 8 reti in vette alla classifica cannonieri.

La decima giornata di Liga ipoteca il Barcellona come netta favorita per la vittoria finale grazie alla seconda impressionante dimostrazione di forza consecutiva. Atletico Madrid e Siviglia si confermano come possibili outsider rimanendo nel range dei 2 punti rispetto ai catalani mentre l’ Alaves continua a sognare. Il Real Madrid sprofonda in una crisi senza precedenti, ed ora Solari è chiamato ad un miracolo per ritirare i campioni d’ Europa fuori dal baratro.

 

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