Pari, Fratello!

Posted By on Dic 16, 2020 | 0 comments


di Daniele Izzo

 

Assolti per non aver commesso il fatto. Simone e Filippo non macchiano le loro fedine calcistiche di fratricidio sportivo. I fratelli Inzaghi, alla guida di Lazio e Benevento, non si fanno male e portano ai rispettivi colori un punto che, a conti fatti, appaga, gratifica e serve molto più a Super – Pippo che a Simoncino.

Eppure le stilettate pallonare tra i due non sono mancate nel corso degli anni. Spesso Pippo, a volte Simone: entrambi hanno vestito i panni di Caino, relegando il fratello al malcapitato ruolo di Abele. Successe all’attuale allenatore della Lazio, quando, il 14 maggio del 2000, iscrivendosi al tabellino dei marcatori e aiutato da Calori e dalle nuvole sopra Perugia, si cucì sul petto un tricolore che Filippo e la sua Juve dilapidarono. Successe sempre, invece, a Super – Pippo con la maglia del Milan: solo vittorie dal 2001 in poi contro il fratello minore (eccezion fatta per una semifinale di Coppa Italia del 2004).

Da allenatori l’occasione per incontrarsi, sfidarsi e confrontarsi, prima di ieri sera, era stata una soltanto: un Bologna – Lazio nel giorno di Santo Stefano del 2018 conclusosi con la vittoria della squadra di Simone grazie alle reti di Luiz Felipe e Lulic. Risultato che, ieri sera, Immobile e compagni hanno provato a replicare anche dal ‘Ciro Vigorito’ di Benevento, con meno fortuna. La Lazio è entrata bene in campo, memore dei pessimi approcci avuti con Udinese e Hellas Verona, e, spaventata da Lapadula prima e Glik poi, si è ritrovata in vantaggio con una gemma di Immobile. In quel preciso istante Caino ha ritratto la pietra dal corpo di Abele dopo aver inferto il primo colpo. Simone Inzaghi e la Lazio hanno smesso di creare gioco e provare a tramortire definitivamente il Benevento, specchiandosi in una vanità calcistica che, giornata dopo giornata, assume sempre più i connotati di una piaga.

È così che, complice la volante giocata di Schiattarella, i fratelli Inzaghi hanno riscritto la storia di Caino e Abele. Nessuno dei due ha vestito i panni dell’uno o dell’altro. Sangue calcistico, stavolta, non è stato versato e Simone e Filippo sono stati assolti per non aver commesso il fatto. Sono stati assolti dal pareggio di Benevento – Lazio.

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