“Eppure lo abbiamo accettato”

Posted By on Dic 18, 2020 | 0 comments


di Dario Vito

 

L’evoluzione continua che ha subito il nostro amato calcio ha portato con sé innumerevoli cambiamenti. “Noi” tifosi, appassionati, accaniti sostenitori, probabilmente siamo i protagonisti di questo spaccato di vita, eppure, sembrerebbe che siamo gli unici a non aver voce in capitolo. E quindi, ormai, abbiamo accettato con rassegnazione tutte le decisioni che pian piano hanno smantellato l’idea di calcio che piace a “Noi”.

Abbiamo accettato che le pay-tv entrassero nelle nostre case facendo cadere dai mobili di legno le nostre radioline. Il pathos della partita in contemporanea e l’interminabile paura di poter ricevere notizie disastrose dagli altri campi sono cose ormai alquanto rare, perché oggi c’è lo “spezzatino”, e non di carne, sia chiaro. Una partita al venerdì sera, tre nella giornata di sabato, l’anticipo di domenica a mezzogiorno, tre nel pomeriggio, la gara delle 20:45 ed infine il posticipo del lunedì a chiudere il tutto. Sembra un elenco di appuntamenti settimanali ed invece, è la fine che ha fatto il nostro campionato.

“Eppure lo abbiamo accettato”.

Per seguire in trasferta la nostra amata squadra ci siamo dovuti tesserare, in qualsiasi maniera. Ci siamo dovuti accertare, che il settore a noi riservato fosse liberamente accessibile senza distinzioni di residenza. Abbiamo dovuto acquistare i biglietti sui siti più bizzarri. Folle.

“Eppure lo abbiamo accettato”.

Forse, però, la dimostrazione d’amore ma forse, anche di debolezza più grande l’abbiamo data in questo momento storico così difficile. Eravamo increduli, nel pensare che la palla potesse finire in rete nel silenzio generale. Ci sembrava assurdo pensare che l’unica voce che rimbombasse nello stadio fosse quella degli allenatori. Mai avremmo immaginato, di assistere in tempo reale al sorteggio per il calcio d’inizio. Insomma, un calcio senza di “Noi”, impossibile.

“Eppure lo abbiamo accettato”.

Persino, la “Nostra” romantica “Coppa Italia” ha cambiato le credenziali. È diventata “Coppa Italia Coca-Cola”. Allo scadere della prima ondata abbiamo assistito alla prima finale a “porte chiuse” con gli sponsor della bibita più famosa di sempre, giganteggiare ovunque. Per fortuna, i vincitori hanno alzato al cielo il trofeo e non hanno stappato lattine. Avevamo tutto il diritto di manifestare il nostro dissenso per questo cambiamento che forse volevano far passare inosservato, ma non lo abbiamo fatto. Ce ne siamo accorti.

“Eppure lo abbiamo accettato”.

Tra poco più di un mese sarebbe dovuta andare in scena la “Nostra” Supercoppa. Proprio in queste ore però, la Lega calcio ha stipulato una partnership con la Sony Entertainment dando vita alla “PS5 Supercup”. Non è ancora dato sapersi se Napoli e Juventus si affronteranno con i joystick o sul campo, però l’epilogo probabilmente sarà il medesimo:

“Eppure lo abbiamo accettato”.

Joseph de Maistre, diplomatico savoiardo di lingua francese è passato alla storia per la celebre frase “Ogni popolo ha il governo che si merita”. Come dargli il torto. Ma il calcio è una cosa diversa, è il vero leitmotiv di “Noi” italiani. Per quello, siamo pronti a tutto e proprio per questo, forse, è arrivato il momento di chiedersi “Noi tifosi meritiamo questo calcio?”.

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