Alla ricerca di Adriano, il nuovo mondo di Rocky BalBoa

Posted By on Gen 2, 2021 | 0 comments


di Gianni Massaro

 

L’aura non si sente, Rocky non c’è, sarà andato via.
Pugile suonato, no: è football.
Lamanna dal cielo si sposta in terra, tra i pali, ove nella importante sfida d’alta classifica con la Salernitana c’è Michele Di Gregorio, milanese in prestito dall’Inter.
La porta del Monza è rimasta inviolata in nove incontri su sedici durante il cammino di Serie B. Non male, fase difensiva si mostra molto buona, roccioso veto alle gioie avversarie.
Minor numero di reti incassate dopo quasi cinquanta punti in palio, insieme al Cosenza anemico in realizzazione ed allo stesso tempo organizzato in retrovia.
Quella lombarda una rosa allestita di primo ordine, tra le candidate principali all’ascesa, tenendo conto di un reparto offensivo che può vantare giocatori del calibro di Balotelli e Boateng. Non si vince con le figurine, ma i due sono soltanto le più vistose punte di diamante, in una squadra non priva di assortimento qualitativo e quantitativo.
Litico reparto, in avanti la media prolifica pure è buona.
BalBoa all’attacco, veterani ma non troppo anziani.
E Adriana manca, ma Adriano figura.
Bisogna solo mettersi alla ricerca del suo cuore monzese, non v’è folla allo stadio, non v’è tifo caloroso.
Così potrebbe risaltare trepidante Adriano, in delirio come ai vecchi tempi, in caso di doppio salto, complicato ma oggettivamente non miracolo.
Risultare scatenato, trainato da BalBoa, tandem del gol.
Avrebbero potuto ancora rendersi protagonisti ad alti livelli, ora hanno la possibilità di scrivere una pagina memorabile nella storia di un club.
Da Adriana grido 1976 ad Adriano urlo 2021.
Si tratterebbe nell’eventualità di 45 anni.
45, come il ‘celebre’ numero di un ex grande prospetto del calcio nostrano.

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