“Sti giovanotti de ‘sta Roma bella”. E’ oggettivamente facile citare la mitica “società dei magnaccioni” mitico pezzo popolare da sempre nel reportorio di Lando Fiorini e Gabriella Ferri, per salutare il pari per 2-2 tra Roma e Verona, propiziato dai goal dei baby terribili Bove e Volpato. I due “Young Guns” salvano i giallorossi, insieme all’altro giovanotto Zalewski, da un autentico naufragio, iniziato con il consueto approccio shock, prima con la rete di Barak e poi da quella di Tameze. La Roma non reagisce, stordita dalla tensione e dalle tantissime assenze, rischiando di sprofondare sotto i colpi dell’Hellas sempre pericolosa e temibile, con uno spartito tattico e di gioco, di tutto rispetto. La partitura cambia nella ripresa. Fuori Sergio Oliveira e dentro Veretout, mentre poi Mister Mou lancia la sua personale “linea verde” immettendo Zalewski, Volpato e Bove. L’inerzia della gara cambia grazie alla freschezza e alla velocità dei “pischelli” che riescono a somministrare come fosse un farmaco salvavita, imprevedibilità alla signora in giallorosso, priva di energia e forza. Prima il pupillo di Francesco Totti buca Montipò con bel sinistro dal centro dell’area di rigore, mentre poi il giovane centrocampista trova il gran goal beffando il portiere veneto con un diagonale sul primo palo. Un finale emozionante, con l’espulsione di Mou, allontanato dall’arbitro Pairetto (mediocre direzione la sua…) per le proteste sulla continua perdita di tempo dei gialloblu, in primis il portiere Montipò, neanche ammonito dal direttore di gara piemontese. Un pari che salva il team di Piazzale Dino Viola da una settimana difficile, ma il terzo pareggio consecutivo allontana dall’obiettivo europeo, inteso come Champions League. Il campionato non aspetta e nell’ambiente capitolino si deve trovare una chiave di volta con scelte definitive. Magari a cominciare da uno spazio maggiore ai giovani talenti, lanciati da Alberto De Rossi, serbatoio prezioso per una squadra in cerca di se stessa. Magari per trovare il tanto sospirato “green pass” calcistico, e per non gettare una stagione intera alle ortiche.
