DAVIDE FERMA GOLIA

Posted By on Feb 20, 2022 | 0 comments


Pasquale Pollio

Mai esordio poteva essere più complicato, visto che il neo tecnico granata trovava sulla sua strada la capolista Milan, un vero testa coda dal risultato sulla carta scontato, e per provare a frenare la corazzata rossonera Davide Nicola sorprendeva tutti schierando la squadra in campo con un inedito 4-4-2 che vedeva Sepe tra i pali; Mazzocchi, Fazio, Dragusin e Ranieri in difesa; mediana composta da Kastanos, Lassana Coulibaly, Radovanovic, e Ribery nell’inusuale posizione di quarto a sinistra, con Bonazzoli e Djuric di punta, dal canto suo Pioli schierava Maignan in porta; Calabria, Romagnoli, Tomori ed Hernandez in difesa; Bennacer e Tonali a centrocampo, con Leao, Diaz e Messias alle spalle di Giraud.

Era la Salernitana a battere il calcio d’inizio partendo subito con il piede schiacciato sull’acelleratore per provare a tenere il Milan il più lontano possibile dalla porta di Gigi Sepe, ma al minuto cinque discesa perfetta di Theo Hernandez che lanciava nello spazio Messias inspiegabilmente abbandonato da Ranieri, e per il brasiliano era un gioco da ragazzi portare il Milan in vantaggio, nonostante il gol subito i granata non si disunivano e continuavano a giocare come se nulla fosse accaduto, ma al quattordicesino Nicola era costretto ad effettuare il suo primo cambio, fuori Radovanovic infortunato e dentro Ederson, poi era ancora il Milan a rendersi pericoloso con una punizione di Bennacer che costringeva Sepe ad una difficile deviazione in angolo, ma al minuto ventinove i granata costruivano un contropiede perfetto concluso da Bonazzoli che in rovesciata siglava il gol del pareggio, ma i rossoneri non ci stavano ed immediatamente riprendevano il comando del gioco costringendo la Salernitana nella propria metacampo, ma nonostante la pressione costante si rientrava negli spogliatoi sul risultato di parità.

Alla ripresa delle ostilità Pioli effettuava il primo cambio, fuori Bennacer per Kessie, con il canovaccio della gara che non si modificava, infatti era sempre il Milan a rendersi pericoloso sfiorando il raddoppio con Leao che in rovesciata faceva la barba al palo di sinistra della porta di Sepe, ed erano ancora i rossoneri al minuto cinquantatre ad andare vicini al raddoppio con Giraud, l’attaccante francese ci riprovava al minuto quattordici, ma Sepe gli ribatteva una conclusione a botta sicura, allora Pioli provava ad aumentare la potenza di fuoco, fuori un evanescente Brahim Diaz e dentro Rebic, ma improvvisamente arrivava un lampo granata con Bonazzoli che con una rabona sfiorava il raddoppio, al sessantaseiesimo l’ennesima tegola per Nicola perché Ribery era costretto a lasciare il campo per un problema al polpaccio e veniva sostituito da Perotti, il tecnico però sfruttava lo slot per inserire anche Obi al posto di Kastanos, al minuto settantuno grande azione granata con Mazzocchi che indirizzava un cross perfetto verso il centro dell’area dove Djuric si avventava anticipando Tomori e di testa batteva Maignan facendo esplodere l’Arechi, Pioli non ci stava e decideva di effettuare un altro cambio dentro Saelemaekers e Florenzi, fuori Messias e Calabria.

La reazione era veemente ed al settantasettesimo Rebic riportava la gara sul risultato di parità scagliando un tiro preciso dai sedici metri che sorprendeva l’estremo difensore granata, mancavano ancora tredici minuti ed il Milan provava a vincerla, a quel punto Nicola decideva in inserire forze fresche senza però snaturare l’assetto tattico, fuori Djuric e Bonazzoli per Mousset e Mikael, ma nonostante il forcing finale dei rossoneri  la partita si chiudeva sul risultato di due a due, un risultato meritatissimo dai ragazzi di Nicola, e come si dice in questi casi “buona la prima”, la Salernitana conquista un punto che oltre a muovere la classifica servirà a far crescere l’autostima del gruppo e permetterà al tecnico di preparare con serenità la prossima sfida interna con il Bologna dove l’imperativo sarà conquistare l’intera posta in palio per cullare ancora il sogno salvezza, salvezza che è ancora alla portata di questa squadra rinforzata in ogni reparto dal DS Sabatini e guidata da un allenatore avvezzo a questo genere di imprese, unico neo della serata l’infortunio di Frank Ribery che priverà la squadra per almeno due settimane dell’apporto del fuoriclasse francese.

 

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