BUM BUM BUM LA FIORENTINA FA TRE SU TRE CONTRO LA DEA

Posted By on Feb 22, 2022 | 0 comments


di Samuele Fontanelli

 

Ancora il pistolero polacco, ancora contro l’Atalanta. La Fiorentina batte per la terza volta su tre in stagione la formazione di Gasperini e punta dritta verso l’Europa. Dalla doppietta di Vlahovic su rigore a Bergamo di inizio settembre ai tre goal in due partite di Piatek, sei mesi in cui la Fiorentina da una bella speranza è diventata una certezza sia di gioco che di risultati. E pensare che dopo l’addio turbolento di Vlahovic c’era la preoccupazione, come ammesso dallo stesso Italiano, che il giocattolo si potesse rompere. Invece no la viola continua a volare senza il suo ormai ex-bomber, ma con un pistolero in più. In attesa di vedere in condizioni ottimali Arthur Cabral, che per caratteristiche dovrebbe essere il  designato dai dirigenti viola per sostituire Vlahovic nella Fiorentina del futuro, l’ex Herta Berlino si è fatto trovare pronto con 5 goal in 6 presenze tra campionato e coppa con la maglia viola. Piatek si sta facendo apprezzare dal pubblico del Franchi non solo per i goal, ma anche per la voglia di aiutare la squadra e di inserirsi in un gioco che richiede al centravanti un lavoro in fase di manovra che lui non era abituato a fare. Anche nella gara di ieri ha faticato, soprattutto nel primo tempo, nello scontro fisico con Demiral ma non si è buttato giù, ha continuato a lottare e appena la palla gli è arrivata in area di rigore, la sua comfort zone, non ha sbagliato. Parlando del lunch match di ieri impossibile non elogiare Nico Gonzalez, altra prestazione da migliore in campo, imprendibile, se non in maniera fallosa, quando punta l’avversario in velocità. Protagonista nell’azione del goal di Piatek con un perfetto assist di esterno sinistro e perenne spina nel fianco per la difesa nerazzurra. Anche a Bergamo in Coppa Italia fu tra i migliori nei sessanta minuti giocati prima della sostituzione, chiedere a Palomino per conferma. Unica pecca il goal, purtroppo l’argentino non riesce ad essere decisivo davanti alla porta. A Bergamo fallì l’occasione del 2-0, ieri poteva fare meglio su colpo di testa nel primo tempo, e tante altre sono le occasioni sprecate nel corso dell’anno. Il numero 22 viola non segna dalla gara casalinga del 24 ottobre contro il Cagliari finita 3-0, per un totale di sole 3 reti in stagione. Troppo poco per un giocatore dalle sue qualità. Aspettando miglioramenti in fase realizzativa i tifosi viola intanto possono godersi le sue sgropponate lungo la fascia e i suoi assist. Rimanendo sulle corsie esterne va sottolineata ancora la prova di Sottil, che con Ikone ancora lontano dal top della forma, si sta guadagnando partita dopo partita la fiducia di Italiano. Ieri è arrivato anche il sesto clean sheet stagionale, il quinto al Franchi, a conferma della buona prova del reparto difensivo. Da Dragowski che si è fatto trovare pronto al rientro con una parata decisiva su Koopmeiners nel primo tempo, all’ottima prova dei due centrali Milenkovic e Igor sempre attenti a spezzare le iniziative dei giocatori bergamaschi. Per onore di cronaca va detto che la porta inviolata della Fiorentina è frutto anche dell’annullamento della rete di Malinovskyi per fuorigioco di Hateboer. Un episodio quantomeno dubbio su cui l’arbitro a mio giudizio doveva essere richiamato al VAR per valutare l’influenza sull’azione dell’esterno olandese.  Furiose le proteste degli orobici, che onestamente nelle ultime partite non sono stati fortunati con gli arbitraggi, ma indietro non si può tornare. L’Atalanta perde in trasferta per la prima volta in questo campionato e continua un digiuno di vittorie che al netto dell’Europa League dura dal 9 di gennaio. Se a Bergamo prevalgono rabbia e frustrazione, sulle rive dell’Arno invece l’entusiasmo è sempre più alle stelle per una squadra che fa sognare una città intera. Il treno viola è lanciatissimo. Prossima fermata la stazione di Reggio Emilia dove è atteso dal Sassuolo di Dionisi reduce dall’impresa di San Siro contro l’Inter. Una sosta insidiosa che però il macchinista Vincenzo Italiano vuole passare senza fare ritardi, per arrivare in orario all’appuntamento di maggio con l’Europa.

 

 

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