di Francesco Falzarano (16/02/2016)
Novantasei giorni dopo, Iachini si riprende il Palermo. Qualcuno grida allo scandalo, qualcuno lo aspettava da tempo, altri paventavano da settimane líesonero di Schelotto, arrivato in pompa magna e tornato in Argentina, si con signorilità, ma senza aver lasciato il segno. Eppure la presentazione di Zamparini era stata fantastica : “Per venire qui Schelotto ha detto no alla Nazionale del Paraguay che gli offriva un ingaggio doppio. » ambizioso perché punta al Chelsea, al Real Madrid e al Manchester United e io gli auguro di raggiungere in futuro questi obiettivi. Era una grande chance che dovevo cogliere, sarà il nostro futuro”. Parole forti, di stima; peccato che ha pronunciarle sia stato il vulcanico presidente rosanero, e si sa con lui le cose possono sempre cambiare da un momento allíaltro. Da Ballardini a Viviani, da Schelotto a Bosi, da Tedesco a Bosi ancora. Dal 10 novembre, sulla sua panchina siciliana si sono seduti in tanti, troppi, e la squadra Ë sprofondata. Che líesonero di Iachini fosse sbagliato, era risaputo, viste le imprese che il tecnico ex Chievo aveva fatto sulla panchina del Barbera e soprattutto il rapporto che aveva con lo spogliatoio. CíË perÚ qualcosa che non torna? Si! Un rapporto ormai logorato con Zamparini, soprattutto quando Iachini aveva ìrifiutatoîdi tornare al posto di Ballardini. Molti palesavano una rescissione contrattuale vicina, vista líinsofferenza (pi˘ che giustificata) del tecnico. Amare e al veleno erano state le parole di Zamparini soltano venti giorni fa: “Iachini voleva essere esonerato: a Beppe voglio bene come un figlio, gli vorrei insegnare le cose della vita, ma lui non vuole apprendere. Voleva andare alla Samp. I tifosi del Palermo devono sapere che Beppe voleva fare questa vigliaccata”. Le parole di oggi, sono un mondo totalmente differente : “Desidero ringraziare per la sua massima disponibilità Beppe Iachini, che ritorna sulla panchina in un difficile momento per la squadra. Mantenere la categoria sarà come un’altra promozione. Forza Beppe e in bocca al lupo!”. Sembra la stagione dei paradossi a Palermo, ed è un vero peccato, perché tanta confusione non serviva alla squadra e alla piazza. Bravo Zamparini a rendersi conto, ancora in tempo, che Iachini , sebbene rappresenta una scelta di convenienza, dettata dal momento, era la scelta giusta. Il presidente, per amore del ìsuoî Palermo, mette da parte l’orgoglio, sconfessando líesonero e le parole al vetriolo verso il tecnico di Ascoli Piceno, chiedendo scusa a tutti e a se stesso. Con la consapevolezza, che la soluzione per arrivare alla salvezza, era solo una, ed aveva solo un nome : Beppe Iachini. Novantasei giorni dopo, la panchina rosanero tornerà ad essere sua.