Francesco Falzarano
Una sfida dal sapore speciale, se di fronte si scontrano nord e sud, la corazzata contro la sorpresa, semplicemente Verona e Benevento. Pubblico importante al “Bentegodi”, con una rappresentanza di oltre mille supporters giallorossi.
Si proprio i tifosi sanniti, reduci da anni di lega pro e campi impolverati, ora si ritrovano in un “Arena” immensa, un teatro sconosciuto fino a poco tempo fa. Un viaggio interminabile, 664 km di speranza, che non sono niente rispetto agli anni attesi dal popolo sannita, per assaporare sfide come queste. L’arrivo a Verona, in un clima presumibilmente ostile, per ragioni geografiche e non solo, la polizia attenta, ma mai preoccupata, infatti fila tutto liscio.
Stadio pieno: “mai visto un impianto del genere” raccontano i più anziani, increduli i più giovani. I più piccoli invece sono euforici, Verona fino all’anno precedente era il teatro delle sfide dei loro idoli, ora la squadra della loro città si gioca la serie A, nello stesso “teatro”. Tanti sfottò, ma quando inizia la gara, l’epicentro diventa il prato verde. In scena va un match bello, intenso ricco di goal e occasioni. Il risuktyo é 2-2, con la squadra di Pecchia che acciuffa i giallorossi in extremis. Nel finale solo applausi, da parte della tifoseria di casa, che per come si era messo il match guadagna un punto é resta in vetta. I tifosi della strega felici, per un pareggio che un anno fa non avrebbero mai immaginato. L’uscita dal Bentegodi, arriva dopo più di un’ora dalla fine del match per motivi di ordine pubblico. Ma quell’ora i tifosi sanniti la passano cantando e non pensando all’estenuante viaggio di ritorno, perché per loro, questa trasferta potrebbe non finire mai. Verona e Benevento, protagoniste sugli spalti, e siamo certi, che entrambe, lo saranno fino alla fine del campionato.