(di Gianluca Guarnieri) Una gara a due facce. Ancora una volta la Roma si dimostra una sorta di “Giano bifronte”, con una condotta quasi schizofrenica, tornando dall’Ucraina con una sconfitta di misura per 1-2. Il risultato lascia ampie speranze (e possibilità) di qualificazione per il team di Eusebio Di Francesco, con il goal di Under (il quinto in 4 partite per il piccolo turco) che consentirebbe il passaggio del turno vincendo il 13 marzo con un semplice 1-0. Quello che lascia perplessi è la “mutazione” di una squadra all’interno dei 90 minuti. Nel primo tempo una squadra corta, con pressing intenso sin dal primo portatore di palla, che ha reso vita difficile alle iniziative dello Shakhtar, pronta a verticalizzare e a sfruttare le giocate sull’esterno di Under (sempre protagonista il ragazzo) e di Perotti. Le occasioni create, quelle di Dzeko e Fazio ad inizio partita, quelle di Dzeko e Manolas a metà, per giungere alla rete di Under con tanto di manovra ad aggiramento e assist perfetto del bosniaco per Under, fanno riflettere sulla capacità di creazione della squadra di Di Francesco. Capacità di creazione che nella ripresa sono scomparse, affievolendosi al momento del pari di Ferreyra. Dopo la rete, la squadra giallorossa è diventata timida, quasi remissiva senza più l’aggressività mostrata all’inizio. Niente più pressing, e baricentro abbassato arretrando verso Alisson, divenuto poi baluardo assoluto. In parte merito degli uomini di Fonseca, costretti a fare la partita, ma molto dovuto all’atteggiamento dei romanisti, smarriti dopo la “sberla” del pari ad inizio ripresa. Sarà importante lavorare sodo per il mister abruzzese sulla testa dei propri uomini, per mantenerli in partita nell’intero arco del match, in una sfida complessa ma non fuori dalla portata dei giallorossi. Il passaggio ai quarti di finale non è affatto precluso, ma non si potranno ripetere cali di attenzione e timidezze viste ieri sera a Kharkiv. Al 13 marzo la risposta definitiva in una gara che segnerà un vero e proprio “turning point” della stagione.