di Elia Faggion
Dopo la nauseante prestazione in terra ligure, l’Inter torna sul proprio prato per ricercare i 3 punti, cosa che gli è riuscita una sola volta nel 2018, proprio a San Siro, contro il Bologna due settimane fa. Lo stadio garantirà il suo consueto, iniziale appoggio alla squadra, che però stavolta deve dare una mano per farsi coccolare: da troppi mesi è apparsa spaesata, abulica, e indolente. Anche Spalletti ci tiene a rimarcarlo in conferenza stampa: “dobbiamo farci amare dai nostri tifosi, ci hanno messo le mani in tasca e dobbiamo fare in modo che si fidino nuovamente di noi”.
La sconfitta di Genova ha inoltre comportato lo scivolamento in quinta posizione, con conseguente uscita dalla zona Champions (che rimane comunque ad un punto). Se il sogno è il quarto posto, allora l’obbligo è marciare spediti sin da stasera. L’ostacolo è il Benevento, ampiamente rifocillato da un stellare mercato invernale, ancora fanalino di coda della classifica che però ha vinto l’ultima partita contro il Crotone. I ragazzi di De Zerbi (che il neo acquisto Sagna ha definito un “mini-Guardiola”) hanno preso vitalità e coraggio, ed in generale cercano sempre di proporre un bel gioco, ragionato e mai casuale. “San Siro emoziona, è imponente, ma non siamo venuti qui per una scampagnata”, ha detto il guardiolito ieri alla stampa, confermando che l’attitudine propositiva della sua squadra non sarà alterata “dall’ansia da palcoscenico”.
L’Inter però deve assolutamente vincere: per ritrovare se stessa, la Champions, i propri tifosi, e tuffarsi in acque placide prima della travolgente bufera emotiva che accompagnerà inevitabilmente il derby. Spalletti sta giocando le mani decisive, ma dovrà farlo senza due jolly (Miranda e Icardi sono in pachina), e deve stare attento a non farsi fregare, o “stregare”, da un avversario che ama scherzare con le milanesi..