Argentina, missione difficile ma non impossibile

Posted By on Giu 30, 2018 | 0 comments


Stefano Renzi

 

In molti, prima dell’inizio dei Mondiali, l’avrebbero considerata come una probabile finale. La partita di oggi tra Francia ed Argentina sarà invece solamente un ottavo. I Bleus, qualificatisi primi con 7 punti nel proprio gruppo con Danimarca, Perù ed Australia, partono sicuramente favoriti rispetto ai sudamericani, che hanno strappato il pass solamente grazie al gol di Rojo nei minuti finali contro la Nigeria. L’Albiceleste aveva sicuramente un girone più complicato, che oltre alle Super Eagles contava Croazia – arrivata prima a punteggio pieno – ed Islanda, ma ciò che ha lasciato più perplessi è stata la confusione della gestione Sampaoli: scelte discutibili sulle convocazioni, moduli ed interpreti cambiati continuamente durante le prime 3 partite di questo Mondiale, quel 2-3-3-2 tanto decantato e mai utilizzato. Insomma, le idee non sembrano essere del tutto chiare nella testa del tecnico argentino. Le continue polemiche su di lui, poi, non hanno certo aiutato la Selección, finita in un circolo vizioso di confusione che sembrava potersi concludere solamente con l’eliminazione da questa Coppa del Mondo. Ma l’Argentina come al solito non molla mai, ed il passaggio del turno è arrivato in extremis.

Per il match di oggi Sampaoli – o forse Messi e compagni – sembra orientato a schierare un 4-3-3 confermando Armani in porta, Mercado, Otamendi, Rojo e Tagliafico in difesa con Banega, Mascherano ed un acciaccato Enzo Perez – insidiato da Biglia – a centrocampo. Il tridente offensivo sarà composto da Messi come punta centrale con ai suoi lati Di Maria e Pavon, a quanto pare fortemente voluto dalla Pulce stessa. Solamente panchina per Aguero, Higuain e Dybala, pronti a subentrare per cercare la giocata vincente. La Francia è sicuramente uno degli avversari più ostici che l’Argentina potesse incontrare, ma nei gironi – seppur arrivata prima – la squadra di Deschamps non ha sicuramente brillato per il proprio gioco. I transalpini sono pericolosi, equilibrati e sanno pungere al momento giusto, ma se i sudamericani ritroveranno un minimo di organizzazione e di brillantezza in più, la vittoria non sarà di certo impossibile.

Submit a Comment