Nicola Ciacciarelli
Ormai non è una novità. La Juventus di questo primo scorcio di stagione non è contenta se non fa ”soffrire” i propri tifosi. Anche contro la Lokomotiv i bianconeri vincono con un solo gol di scarto. La settima volta che arriva la vittoria di misura quest’anno, la terza in rimonta.
La gara contro i russi è scorbutica, più del previsto. La perfetta organizzazione difensiva degli uomini di Semin manda in corto circuito la Juventus, che priva di una punta di riferimento gira a vuoto nella prima frazione. La Juve fa gioco ma con le idee poco chiare, mentre dietro De Ligt e Bonucci soffrono la fisicità di Eder. Da una spizzata dell’attaccante nasce la rete degli ospiti. Il gol di Myranchuk gela i bianconeri. La reazione c’è, ma non ordinata. Semin prepara una gabbia per Pjanic che impedisce al bosniaco di entrare nel vivo del gioco nei primi 45 minuti.
Nella ripresa l’immediato ingresso di Higuain fornisce qualche sbocco alla manovra di Madama in più. Con Khedira fuori è Bentancur ad agire da mezzala, mentre Dybala è libero di muoversi tra le linee. La Juve sfonda a destra. Cuadrado, che con 151 tocchi è il nuovo recordman juventino in Champions in questa speciale classifica , stravince il duello con Idowu. Sui suoi cross però manca la zampata vincente. Ronaldo è in serata no, attorniato ogni volta perlomeno da due avversari, Higuain sfiora un paio di volte il palo alla destra di Guilherme, tocca a Dybala ribaltare il match. Prima un sinistro dal limite indirizzato sul montante più lontano, poi un tap-in su respinta del portiere degno del miglior bomber di razza. La Joya manda in delirio il popolo bianconero in 120 secondi di genio calcistico. La paura svanisce e la Signora porta a casa tre punti di platino. Quasi insperati ad un certo punto.
Il dato del possesso palla, 78% a favore della Signora, fotografa una squadra che ha ruminato gioco, ma non sempre ha trovato il pertugio giusto. Messa in difficoltà dalla compattezza tra i reparti della Lokomotiv, la formazione di Sarri è mancata nel velocizzare il gioco e ha rischiato di pagare a caro prezzo il pessimo piazzamento del quartetto difensivo (in particolare la coppia centrale)in occasione del vantaggio della Loko. Il doppio colpo della Joya ha sistemato le cose e scacciato via le paure della Signora.