di Brenda Galbato
Clima di tensione e nervosismo in Casa rossonera, vuoi per un cambio dell’allenatore in corsa, vuoi per un calendario sempre più complicato ed impetuoso e vuoi per una rosa immatura che ha paura dell’avversario perché troppo giovane ed inesperta.
Ripercussioni trascinate anche ieri sera all’Olimpico contro la Lupa che a differenza del Diavolo ha saputo giocare in maniera compatta, armonica, continuativa e organizzata dal punto di vista tecnico e tattico.
Una partita equilibrata che il Milan doveva vincere per rimontare in classifica ed avvicinarsi alla zona Champions.
Cosa è mancato? sicuramente una buona preparazione di testa e di gambe, determinazione e precisione.
Bravo a Hernandez nell’esser stato imprevedibile nell’area avversaria e pericoloso in fase offensiva con gol decisivo riportando in vantaggio il Milan.
Deludenti invece Conti, Calabria che commette l’errore di creare un occasione per Zaniolo, Suso poco incisivo e Leao inconcludente nei tiri in porta dimostrando di non essere uno spietato cecchino.
Il Milan di Pioli appare sempre più in confusione e distratto vincendo poche partite e male considerando un calendario benevolo fino ad ora con soli due big match (Inter-Roma) persi.
In queste condizioni sarà sempre più difficile vedere un Milan che trovi la giusta quadra e che sia determinato a riscattarsi da questo periodo di persistente crisi.