Juve, vetta all’ultimo respiro

Posted By on Ott 31, 2019 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
All’ultimo respiro la Juve acciuffa una vittoria che sembrava ormai svanita. Serve un’ingenuità del pur generoso Sanabria e poi la freddezza di Cristiano dagli undici metri per portare a casa i tre punti. Un sorprendente Genoa resiste infatti per gran parte del secondo tempo in diec,i prima di arrendersi nel recupero.
Sarri conferma il 4-3-1-2, ma l’assenza di Higuain non permette ai bianconeri di avere un punto di riferimento fisso, che impegni il trio difensivo del Genoa. Ronaldo largo e isolato dal gioco, mentre Dybala pur essendo il migliore parte da troppo lontano per poter esser decisivo. La Joya ci prova con una serpentina magnifica, ma Radu è super. Poi la rete di Bonucci e il solito rilassamento bianconero. Film già visto quest’anno, come a Lecce. Palla persa in uscita e Kouame, con un pizzico di fortuna, beffa Buffon. Uno a uno e Juve che esce improvvisamente dalla partita. I bianconeri non alzano il ritmo, anzi subiscono il possesso palla dei ragazzi di Thiago Motta. Il 4-2-3-1 con cui è schierato il team genovese è perfetto per evitare la (timida) pressione della Signora. Dal canto suo a Madama manca come non mai Pjanic. Il sostituto, Bentancur, non ha la stessa velocità di pensiero e costringe Dybala ad abbassarsi per poter ravvivare il centrocampo .
La ripresa si apre con uno scossone alla gara. Cassata va fuori per doppia ammonizione, ma il Grifone non si scompone. Tiene palla, irretendo la Juventus che assiste per lunghi tratti alla ”gestione” rossoblù. Sarri corre ai ripari mettendo Rabiot e Ramsey per Khedira e Matuidi. Centrocampo più vivace e coraggioso. Le occasioni arrivano. Radu e l’imprecisione di Cristiano però impediscono ai padroni di casa di rimettere la testa avanti. Il Genoa resiste e non rinuncia ad impostare dal basso. La vittoria, seppur effimera, del possesso palla (51% contro 49%) conferma la bontà del lavoro di Motta e delle difficoltà della Juventus di imporre il maggior tasso tecnico. L’ingresso di Douglas Costa fornisce un nuovo sbocco alla Juve che sulle fasce crea qualche situzione pericolosa nell’assalto finale. Ronaldo al 92′ trova il gol su assist di Cuadrado ma in fuorigioco. Il 2-1 è solo rimandato di un paio di minuti, quando il portoghese si guadagna e trasforma il penalty. I bianconeri scacciano l’incubo del secondo pareggio in quattro giorni e ritrovano la vetta all’ultimo respiro di una gara mal giocata e mai controllata del tutto contro un avversario per 36 minuti in inferiorità numerica.

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