(di Gianluca Guarnieri) Il Borussia non porta fortuna alla Roma, e questo è un verdetto piuttosto chiaro. Come nel match dell’Olimpico i tedeschi trovano la rete nel finale, addirittura quello della vittoria, ottenendo i tre punti, quando ne avrebbero meritato uno scarso, con ogni probabilità. Arriva così la prima sconfitta in Europa League per i giallorossi, e le cose si vanno a complicare per la qualificazione al turno successivo vista la vittoria dei turchi del Basaksehir contro il Wolfsberger. Bisognerà vincere ad Istanbul e non sarà sicuramente semplice. Fonseca ripresenta il 4-2-3-1 con il solo cambio di Santon nelle veci di Spinazzola (out per affaticamento muscolare). I tedeschi di Rose mantengono inizialmente il controllo della gara, ma si fanno pericolosi solo con tiri da fuori, mentre i giallorossi si affidano alla vena brillante di Pastore. La gara si sblocca al 35’ nel modo più strano: azione sulla sinistra di Thuram junior che mette in mezzo, Fazio cerca di mandare in corner in scivolata ma centra la propria porta beffando l’incolpevole Pau Lopez. Una doccia fredda, soprattutto per l’errore del guardalinee che da pochi passi non vede che il pallone esce dalla linea laterale, prima degli sviluppi finali dell’azione, facendo il bis dell’errore-horror di Collum nel finale di 14 giorni fa. Nella ripresa, la Roma torna ai livelli delle ultime gare e mette alla frusta i teutonici. Sommer è miracoloso nel salvare un tiro di Pastore, ma il pari arriva grazie proprio a Fazio che interviene con timing perfetto, mettendo in rete una punizione da sinistra di Kolarov. 1-1. Trovato il pari, gli uomini di Fonseca cercano anche il successo: Kluivert sciupa una buona occasione e poi calcia alto ignorando lo smarcato Dzeko al centro. Sembra tutto in pieno controllo dei romanisti ma al 94’ arriva la beffa: Thuram in area di rigore anticipa tutti di testa e brucia Lopez, inutilmente proteso in volo, per il 2-1. Ancora una volta i minuti finali premiano (oltremodo) il Gladbach e mettono nei guai la Roma. Ad Istanbul il 28 novembre sarà decisivo non commettere passi falsi, e portare a casa la qualificazione. Ora più difficile ma non impossibile.
