Roma: dal Massachusetts al Texas con rinnovate speranze

Posted By on Ago 7, 2020 | 0 comments


di Giuseppe Porro

Finalmente è stata messa la parola fine alla lunga trattativa che era partita da molto tempo. La Roma, che per questo 2020 si stava facendo un bel regalo ad inizio anno, è invece rimasta congelata per via del Covid-19 che ha bloccato il mondo intero per buona parte proprio di quest’anno stesso. Ora si ritrova, dopo otto mesi travagliati tra alti e bassi di una trattativa ovviamente complessa, un nuovo proprietario. Passando da James Pallotta a Dan Friedkin, per la gioia di tutti i tifosi che si aspettano un salto di qualità visto anche il pessimo risultato di ieri. Un benvenuto non proprio consono per il nuovo proprietario della Roma, che diventa cosi di fatto il 25° presidente giallorosso.

Un americano a Roma
Dunque la Roma resterà a stelle e strisce, ma si trasferirà dal Massachusetts e dalla città di Boston (quartier generale di James Pallotta) fino in Texas nella città di Houston (quartier generale di Dan Friedkin), 2963 km circa di distanza, quasi quanto gli anni di Roma ovvero 2773. “Americà facce Tarzan” oppure “maccarone m’hai provocato e io me te magno” sono stati i messaggi iconici del grande Alberto Sordi, ma riassumono in tutto e per tutto la gestione di James Pallotta. Dal tuffo in piscina a Trigoria (chi non ricorda il “burone della maranella”), a la mancanza da Roma per molto, troppo tempo. Adesso come minimo ci si aspetta una gestione diversa dal magnate americano, proprietario della Gulf States Toyota e produttore cinematografico, con altri mille interessi. Dan Friedkin, che (fonte Forbes) detiene un patrimonio di 4,1 miliardi di dollari, acquisisce la Roma per 591 milioni di dollari con tutti i dettagli ancora ovviamente da definire entro la fine di agosto. Il gruppo americano dovrà lanciare un Opa obbligatoria, dopo l’acquisizione del pacchetto di maggioranza giallorosso, e da una nota congiunta proprio del club giallorosso e del gruppo Friedkin su richiesta della Consob, sembra si voglia arrivare al “delisting” del club e quindi ad un possibile addio da Piazza Affari.

Conclusioni
Ora aspettando la fine della complessa e delicata trattativa in città si sogna. Si comincia a fantasticare già da ora visto che la nuova stagione (il campionato riparte il 19 settembre) è alle porte, i tifosi sotto gli ombrelloni distanziati, sono gia concentrati sul: “chi resta?” Oppure sul: “chi arriva?”. Ogni discorso ora è prematuro, l’unica cosa da dire è una sola, ovvero: “in bocca al lupo Mr. Friedkin”.

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