(di Giuseppe Porro)
Era il 1997 ed i Jalisse vincevano il Festival di Sanremo con “Fiumi di parole”, il ritornello è la base giusta per la Roma attuale, che se nel caso si trovasse a dover sentir messo in discussione anche il proprio inno avrebbe nel brano in questione una valida alternativa. Fiumi di parole, quelle che si sprecano tra gli intenditori del nulla, tutti oratori e uditori pronti a metter sulla gogna questo o quel protagonista: nei bar; in spiaggia; ma soprattutto sui social. Partiamo dal presupposto che tutti possono contestare e manifestare il proprio dissenso, ma non a prescindere senza un senso logico o senza valutare le eventuali attenuanti. Proviamo insieme a smontare il castello di carte che si sta costruendo sin da ora, ovvero ancor prima che i Friedkin arrivino a Roma.
Fiumi di Parole
Con il closing della trattativa avvenuto, per la maggioranza della tifoseria giallorossa si è festeggiata la liberazione della Roma stessa da Pallotta, diciamo subito però che Pallotta non era trasteverino, ed i Friedkin non sono testaccini quindi si darà una continuità (almeno al momento) alla dirigenza ed al gruppo tecnico in auge, diverso invece è il discorso per il mercato. La promozione di Morgan De Sanctis a DS a fatto mugugnare e non poco i tifosi giallorossi che già vedevano nell’ex portiere un “nemico” da rimuovere, mentre anche questo è un segno di continuità con l’attuale gruppo di lavoro. La paventata promozione da parte dei tifosi di Francesco Totti (e non mettiamo in discussione la carriera del giocatore più importante della storia giallorossa) a dirigente deus ex machina, non può essere fattibile anche per la mancanza di esperienza del capitano stesso (ricordiamo la sua scelta era ricaduta su Conte che con il mercato fatto dall’Inter non ha vinto nulla ed a oggi è messo in discussione) ed i vari Zanetti; Maldini o Nedved non si sono distinti per il loro lavoro nei rispettivi club, mentre De Sanctis da giocatore e stato determinante nello spogliatoio proprio con Totti e De Rossi nella Roma di Garcia, ma a volte i tifosi hanno la memoria corta.
Conclusioni
Si parla di un possibile ritorno nello staff (anche se nelle giovanili) giallorosso di Daniele De Rossi. Bruno Conti ancora c’è, e Morgan De Sanctis deve ancora iniziare a lavorare. Quindi fiducia massima alla nuova proprietà ed alla dirigenza che è a Trigoria, nel frattempo i detrattori stanno continuando a tessere la tela, rimpiangendo: Garcia; Schick ed addirittura Monchi.