di Giuseppe Graziano
utto rimandato agli ultimi 180 minuti, aritmeticamente è ancora tutto possibile e quindi nulla ancora è definito. Vincono tutte: l’Atalanta va sul velluto con il Benevento (2-0), il Milan dilaga in casa del Torino (0-7), il Napoli fa la manita all’Udinese (5-1), la Juventus reagisce dopo il Milan (3-1 al Sassuolo), una fortunata Lazio rimane in corsa (aritmeticamente) con il gol all’ultimo minuto di Immobile contro il Parma (1-0). La classifica recita: Atalanta e Milan 75, Napoli 73, Juventus 72, Lazio 67 con una partita in meno.
Per Atalanta e Milan il traguardo è molto vicino, infatti, se vincono tutte e due la prossima giornata, rispettivamente contro Genoa e Cagliari, basta un punto nello scontro diretto all’ultima giornata per essere qualificate. Sfida non proibitiva per i bergamaschi che affrontano un Genoa salvo grazie all’ultima vittoria contro il Bologna (0-2). Sfida più complicata per i rossoneri: il Cagliari in cerca degli ultimi punti per la salvezza. La condizione fisica e mentale delle due squadre dà la sensazione che possano arrivare due vittorie, in caso contrario sarà proprio Atalanta-Milan a decidere le sorti delle contendenti.
Il Napoli ha il destino nelle sue mani, non ha bisogno di calcoli. All’ultima di campionato ci sarà lo scontro diretto tra le due squadre che la precedono in classifica, e facendo due vittorie sarà Champions. I due ostacoli sono Fiorenti e Verona, ambedue già salve e senza particolari obbiettivi da inseguire. Due partite agevoli per la differenza di motivazioni e qualità in campo ma il Napoli ha un brutto precedente con i Viola. Nella stagione 2017/18 gli azzurri dovettero dire addio al sogno scudetto proprio a tre giornate dalla fine per “colpa” della Fiorentina, in più la squadra toscana ha il dente avvelenato per il 6-0 dell’andata (sconfitta più larga della stagione). In caso di vittoria e in virtù dello scontro diretto tra Atalanta e Milan gli azzurri possono chiudere al terzo posto in campionato, un risultato eccezionale vista come si era messa la classifica qualche mese fa.
La Juventus deve sperare in un passo falso delle squadre che la precedono, essendo a meno uno dal Napoli e a meno tre da Atalanta e Milan, ma prima di tutto deve ritrovare sé stessa. I primi venti minuti contro il Sassuolo erano da squadra rassegnata al suo destino, a dare la sveglia ci pensa Buffon che para il Rigore a Berardi. Dopo questo episodio la squadra si sveglia e porta a casa tre punti per continuare a sperare. La prossima giornata ci sarà uno scoglio enorme sulla rotta bianconera: L’Inter. La squadra di Conte sembra non voler far sconti a nessuno, chiedete alla Roma, e se la Juventus è quella dell’ultimo periodo può anche perdere le speranze.
La Lazio rimane in corsa finché la matematica non la condanna. Una squadra spenta che meritava la sconfitta contro un orgoglioso Parma già retrocesso. La fortuna ha voluto che all’ultimo minuto, dopo una serie di rimpalli, Immobile abbia avuto sui piedi il gol vittoria. La buona sorte aiuta ma l’atteggiamento è quello di una squadra che non ci crede più.