Limbo blucerchiato

Posted By on Feb 15, 2022 | 0 comments


di Daniele Craviotto

 

Non riesce alla Samp di sfuggire alle sfavillanti fiamme della San Siro rossonera. Un catino bollente in cui il Diavolo ha saputo ben presto adattarsi, mentre il Marinaio ha faticato a creare anche solo delle insidie. Una partita, per i genovesi, più tesa al non affondare piuttosto che a trovare la corrente giusta per uscire dalle tumultuose insidie. Un 1-0 che avrebbe potuto essere ben più severo se non ci fosse stato un ottimo guardiano del timone. Falcone si sta dimostrando affidabile, ma il resto del reparto ancora no. E così i blucerchiati continuano nella loro lenta agonia. Si ritrovano, per dirla alla Dante, nella condizione di «color che sono sospesi». Un vero e proprio limbo che dura da inizio campionato. Vicini al baratro, in attesa di una miglior condizione che non arriva e sospiranti al pensiero di dove si trovavano, lo scorso anno, a questo punto della stagione. La vittoria del Venezia di sabato e il pareggio del Cagliari a Empoli hanno di nuovo avvicinato tremendamente le porte dell’inferno sportivo. Ma il problema sembra essere un altro. Questa situazione, il Doria se la è creata da solo. Le non vittorie con Udinese e i lagunari in casa e le sconfitte casalinghe con i sardi, Bologna e Torino stanno diventando un pesante fardello. Soprattutto perché tutte queste partite si erano ben sistemate, ma alla fine hanno fruttato soli 2 punti. I genovesi sembrano come Frodo nel Signore degli Anelli. Stanchi e a tratti smarriti nella terra di Mezzo. Più si avvicinano al monte Fato con la lava risolutrice della salvezza, più l’anello delle difficoltà si fa severo e pesante. Ora arriva l’Empoli a Marassi. Il primo segnale di risveglio dal torpore, tipico della condizione di sospensione, dovrebbe arrivare dalla tifoseria. Un pubblico che sembra essersi troppo assuefatto e che deve tornare compatto a sostenere. Anche perché il limbo è anche un particolare tipo di ballo. Quell’asta costituita dalla retrocessione non deve essere toccata. I blucerchiati sono chiamati all’ultimo step di altezza da superare. Il più difficile, ma anche il più stimolante e soddisfacente. Un incentivo che deve re-invogliare la gente a sostenere la causa in prima persona. Toccherà , dunque, a tutto l’ambiente decidere se aumentare la propria flessibilità o spezzarsi toccando quella sbarra. Il momento di star «tra color che son sospesi» è finito. 

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