di Massimo Costa
Mai come quest’ anno, dopo nove anni di legittima dittatura bianconera e una prepotente fiammata neroazzurra, assistiamo a una corsa mozzafiato e vacante.
Si pensava fosse una corsa a due con Napoli e Milan a ritmi elevatissimi nei primi mesi, e con un Inter staccata alla ricerca di un equilibrio post Conte, passando per una Juve traumatizzata per l ‘addio del fuoriclasse portoghese, e finendo con una Dea che potesse ripetere i” miracoli” precedenti.
Siamo rimasti con una sola certezza, che i torinesi e i bergamaschi hanno smesso sogni tricolori e battagliano per il sospirato piazzamento champions.
A tal proposito aggiungo che se la Signora fosse partita col goleador, sarebbe in alta quota a lottare per il tricolore, come molto spesso accade nella storia, mentre per i neroazzurri di Bergamo il doppio impegno, coppa e campionato, li ha penalizzati oltre modo.
La grande rimonta della Beneamata sulle rivali pareva avesse fatto calare il sipario sul titolo, ma la fatica per la rincorsa si sta facendo sentire, e col massimo rispetto e ammirazione per il Piacentino, è mancata la ferocia nell’ azzannare le avversarie, tipica del condottiero Salentino.
In conclusione, come sul finire degli anni ‘ 80, oserei dire una citazione del Grande Luigi Necco: Milano chiama, Napoli risponde!!! Ma permettetemi con le dovute proporzioni per quei Campioni, Diego su tutti, e per quel calcio che non esistono più