di Alessia Fratarcangeli
Nove turni alla conclusione di campionato. Juve e Napoli si preparano ad affrontare il rush finale. La Juventus dovrà risollevarsi psicologicamente dopo l’uscita dalla Champions League. Il Napoli dovrà reggere psicofisicamente uno stress cui non è abituato.
Il duello andrà in atto in maniera del tutto particolare. Nei prossimi sei turni le due contendenti non scenderanno mai in campo in contemporanea. Un fattore discriminante che evidenzierà, chi, fra le due, è più debole psicologicamente e chi più suscettibile. Sarri ha già ripetuto molte volte che la Juventus è inavvicinabile e che, qualunque sia il verdetto finale, sarà soddisfatto lo stesso della squadra. L’importante è che i suoi ragazzi diano sempre il 101% in ogni match, fino alla fine. Se così fosse, il Napoli non dovrebbe avere rimpianti. Il mister ha anche affermato, però, di non essere un grande estimatore di questo calcio ‘spezzatino’, in cui ci sono addirittura sei-sette orari possibili per disputare le gare. Secondo il tecnico azzurro, ci sono due orari in cui è sconveniente andare in campo: le 18 e le 12.30. E la Lega ha stabilito che il Napoli giocherà due gare proprio in quegli orari (Udinese alle 12.30 e il Genoa domani alle 18).
Evidentemente, se Sarri ha ribadito più e più volte questo problema, vuol dire che al tecnico preme fortemente l’argomento e che, essendo alcuni degli orari “sconvenienti”. Allegri, invece, non ha mai proferito parola riguardo queste modalità di gioco. Atteggiamenti da cui si può evincere una piccola considerazione: forse è proprio il Napoli a temere di non essere all’altezza, soprattutto a livello psicologico, di affrontare un eventuale passo falso della Juventus. Del resto è già accaduto quando i bianconeri vennero fermati a Bologna e il Napoli, il giorno dopo pareggiò contro il Milan. La maturità e la crescita totale di una squadra non si misura solo in base alle vittorie. Se il Napoli ‘teme’ di non poter giocare in contemporanea con i bianconeri, allora vorrà dire che gli azzurri non sono ancora all’altezza della Juventus, che non ha mai badato troppo ai risultati degli altri.