Giorgio Dusi
Una squadra in fiducia, oltre tutti i limiti tecnici del caso. Questo è l’Australia da quando è allenata da Bert van Marwijk, e contro la Francia lo ha dimostrato. Nonostante la sconfitta per 2-1, i Socceroos hanno mostrato di avere solidità, unità e idee chiare. E prendono sempre più fiducia nel loro modo di giocare ogni giorno che passa, come ha confermato lo stesso commissario tecnico in conferenza stampa alla vigilia del secondo impegno nel gruppo C, contro la Danimarca.
L’Australia ha un solo risultato a disposizione per poter pensare di rimanere ancora nella competizione, ed è la vittoria. Anche un pareggio potrebbe essere sufficiente per non essere matematicamente esclusi, per poi giocarsi tutto all’ultima giornata con il Perù. Ma la partita con la Danimarca è già decisiva per poter tenere ancora aperti i giochi, e van Marwijk ha indicato la via: “Dobbiamo lavorare sui dettagli, essere uniti e ordinati come nel match contro la Francia e trovare quelle piccolezze che possono dare fastidio alla Danimarca”.
Una di queste è sicuramente la fase offensiva. La Danimarca contro il Perù ha sofferto, mentre l’Australia contro la Francia è stata pericolosa quasi soltanto da palla inattiva. Contro una squadra fisica come quella di Hareide sarà ancora più complicato provare ad avere impatto dai calci piazzati, per cui la manovra diventerà particolarmente importante. Questa dovrà passare anche dagli esterni Kruse e Leckie, potenzialmente i più pericolosi.
Attesa c’è anche per capire se in avanti sarà confermato Nabbout o se dovesse ritrovare una maglia da titolare Tomi Juric, giocatore molto più fisico e attaccante più puro rispetto al compagno. L’obiettivo è quello di riuscire a segnare, ma facendo grande attenzione a non lasciare spazi ai danesi, soprattutto a Eriksen, il quale ha già dimostrato di poter essere letale con pochi palloni a disposizione. Il tema della gara sarà soprattutto questo, e l’Australia è pronta a gestirlo.