Pasquale Pollio
Raccontare il match andato in scena ieri tra Cagliari e Fiorentina alla “Sardegna Arena” è impresa improba, visto che le due squadre hanno disputato una gara sotto ritmo senza che in novanta minuti ci fossero stati tiri pericolosi verso le porte, e così più che pensare alla vittoria l’imperativo è stato “non perdere”, ma se il punto conquistato dai viola ha sancito la matematica salvezza per i ragazzi di Iachini, per il Cagliari il verdetto verrà rimandato alle prossime due giornate, anche se ai sardi basterà conquistare un solo punto per poter festeggiare una salvezza insperata sino alla trentesima giornata, e tutto questo in virtù del vantaggio conseguito negli scontri diretti con il Benevento che in caso di doppia vittoria potrebbe raggiungere al massimo quota trentasette.
Siamo oramai arrivati all’ultimo kilometro di quella che per il Cagliari è stata una corsa a tappe molto complicata visto la media punti ottenuta quando sulla panchina rossoblù sedeva Eusebio Di Francesco, trend completamente ribaltato da Semplici che in tredici gara ha conquistato ventuno punti alzando la media punti ad 1,6 a partita, ma all’orizzonte c’é la sfida contro un Milan in piena salute che ha asfaltato con un roboante sette a zero il Toro e che con una vittoria potrebbe festeggiare il ritorno in Champions, servirà quindi una partita perfetta per uscire indenni da San Siro, perché questo significherebbe aver conquistato la salvezza con un turno di anticipo.