Nicola Ciacciarelli
Un esordio con i fiocchi per la ”nuova” Juve. Segnano entrambi i neoarrivati e la Signora vola al quarto posto per la prima volta in stagione, approfittando del passo falso casalingo dell’Atalanta. Contro l’Hellas non sono mancati i momenti di sofferenza, ma i bianconeri hanno mostrato la solita compattezza in difesa.
La Juve di ieri è apparsa più rapida e maggiormente incline a sfruttare gli spazi concessi dalla difesa avversaria. Allegri ha optato per un 4-3-3 con Dybala e Morata larghi alle spalle dell’attesissimo Vlahovic. Attesa ripagata alla grande, perchè il serbo ha presentato il conto ai veneti già al 13′ con un perfetto pallonetto su Montipò. Bene anche l’argentino e lo spagnolo. Quest’ultimo più libero di svariare è parso a suo agio nel ruolo di esterno d’attacco e ha dunque giostrato spalle alla porta molto meno del solito. Dybala è stato autore dell’assist vincente per Vlahovic, ha corso, si è sacrificato per la squadra, dando l’impressione di sentirsi ancora centrale nel progetto Juve.
Nella ripresa i bianconeri hanno perforato i gialloblù approfittando nuovamente di una difesa non perfetta. La tendenza ad un pressing alto e forsennato si è ritorta contro i veronesi . Di questo ne ha approfittato Zakaria, bravo nell’inserimento nella falla creatasi nella retroguardia veronese.
La Juve ha giocato sulle ali dell’entusiasmo, caricata dai recenti innesti. Non sono mancati i momenti in cui il baricentro è stato piuttosto basso, eppure la Juventus si è mostrata mortifera palla al piede. Area di rigore riempita meglio e con più costanza, caratteristiche imprescindibili se la squadra vuole aumentare il bottino gol sin qui ampiamente sotto le aspettative stagionali.