Nicola Ciacciarelli
Quella della Red Bull arena è senza dubbio una notte da ricordare per Motta ed i suoi. Non sono bastati due infortuni nei primi undici minuti (Bremer e Gonzalez), decisioni arbitrali dubbie, quasi quaranta minuti in inferiorità numerica a fermare i bianconeri. Due volte in svantaggio, due gol di Vlahovic per rimontare il Lipsia, prima della serpentina vincente di Conceicao che regala una serata memorabile a tutto il popolo bianconero.
In generale la serata di Lipsia vede una Juve di personalità e manovriera per la prima mezz’ora, con il difetto -non nuovo- di essere poco incisiva a ridosso degli ultimi sedici metri. Alla prima ripartenza gli uomini di Rose colpiscono; bellissima la sventagliata di Openda, ancor più bello lo stop e girata di Sesko. Nell’occasione sbaglia Cambiaso a non completare la diagonale, lasciando libero il centravanti sloveno. La Juve non si perde d’animo e dopo un finale di tempo equilibrato entra in campo con la testa di chi vuole recuperarla a tutti i costi. Nel giro di un minuto palo di Koopmeiners e girata vincente di Vlahovic. I bianconeri, non paghi del pareggio, attaccano a testa bassa e si scoprono. Arriva il rosso a Di Gregorio e poi il rigore per mani del neoentrato Douglas Luiz. Sembra finita, ma non è così, perché Dusan si inventa un sinistro magico dai venti metri e fa 2-2, poi la già citata serpentina di Conceicao, prima del finale inevitabilmente sofferente. Perin e soprattutto due salvataggi di Kalulu e Cambiaso blindano il risultato e proiettano nelle zone alte della classifica di Champions Thiago Motta.