Vince la Colombia e…la tattica

Posted By on Giu 18, 2016 | 0 comments


NICOLA CIACCIARELLI

 

Passa la Colombia, ma solo ai rigori, e tutto sommato è giusto così. Il Perù non demerita e conferma che in Copa sa trasformarsi. La squadra di Gareca, protagonista di un cammino piuttosto balbettante nelle qualificazioni mondiali, sfiora la terza semifinale consecutiva ad una Coppa America. Sintomo che il calcio peruviano sta forse lentamente risalendo la china (è dal 1982 che non partecipa ad un mondiale). Come lentamente si sta riprendendo il paese intero, comunque ancora alle prese con un alto tasso di povertà (28,7%). Nell’ultimo lustro molti degli investimenti hanno riguardato l’industria mineraria (si parla addirittura di 10 miliardi di dollari annui). Il Perù, dietro il Brasile, è lo stato con il più alto indice di sviluppo umano dell’America latina. Ed il calcio sul medio-lungo termine potrebbe riceverne importanti benefici.

La gara di ieri, con la Colombia, è stata leggermente diversa da gran parte del resto dei match di Copa, per tatticismo e scarsezza di occasioni da rete. Le squadre hanno mostrato sin da subito grande rispetto l’uno dell’altra, con i colombiani a far la gara, come da pronostico. I Cafeteròs però non hanno impressionato. Una sola vera grande chance: il palo di James Rodriguez, commosso a fine gara per il passaggio in semifinale, risultato che mancava dall’edizione 2004. Difficile per gli uomini di Pekerman sfondare il muro eretto dalla Blanquirroja:una difesa a quattro con laterali piuttosto statici e due frangiflutti come Vilchez e Tapia. I tiri dal dischetto hanno, per una volta, decretato la giusta vincitrice. Scacciata via la paura, la Colombia può sognare. Per il Perù una Copa comunque da ricordare, non foss’altro che per la storica vittoria sul Brasile.

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