LUIGI PELLICONE
Top e flop del girone convergono nell’ultima giornata. Russia contro Galles. Alla resa dei conti, la delusione contro la sorpresa del gruppo B. Un risultato che tutto sommato non dispiacerà ai “papaveri” della UEFA e alla Francia. Se ne beneficia spettacolo e sicurezza: in un colpo solo, eliminata la peggiore squadra e la peggiore tifoseria del torneo.
Un’operazione senza dolo. Non è servito un arbitraggio ad hoc, preventivato (con la giusta malizia, ma la UEFA autorizza a coltivare cattivi pensieri azzeccandoci spesso) qualora la partita avesse preso una piega verso est. I gallesi sono scesi in campo con una determinazione quasi feroce e hanno archiviato la pratica in 20′.
L’Orso non ha mai spaventato i britannici. Russia stanca, demotivata, quasi rassegnata al proprio destino. Una squadra vecchia, senza ricambi, né stimoli adeguati per una competizione come l’Europeo. Un atteggiamento diametralmente opposto rispetto ai gallesi, che non brillano forse (anche senza forse) per individualità, ma sono organizzati, compatti e decisi. La squadra gioca un calcio scolastico al servizio dei due tenori Ramsey e re Bale, ma è la mentalità a colmare gap. Coraggio, o lucida incoscienza. Il Galles gioca a calcio e scende sempre in campo per conquistare la vittoria e non lascia mai alcunché di intentato per il primo posto.