di Alessia Fratarcangeli
La scarsa competitività di alcune squadre non giova al campionato, ma potrebbe fare un favore al Napoli. Il Chievo è solitamente un avversario ostico, ma la serenità donata ai veneti da una salvezza che non diamo già acquisita solo per puri calcoli matematici, rischia di rendere il compito più facile ai partenopei. La squadra di Maran è infatti solita proporre un calcio tatticamente molto accorto, più volto a non far giocare l’avversario che a creare. Ma sapere di non avere preoccupazioni di classifica può liberare mentalmente i gialloblù e permettergli di mostrare le proprie capacità. Ed è qui che si deciderà il piano di Sarri. Il Napoli ha spesso dimostrato di riuscire meglio a giocare contro squadre che tentano di fare la partita, piuttosto che arroccarsi nella propria metà campo. Gli spazi lasciati da un avversario più “svagato” sono certo più graditi agli azzurri delle giocate sullo stretto. Fondamentale sarà Jorginho, di nuovo in cabina di regia. A lui spetterà dare il ritmo giusto alla squadra, dosando sapientemente i ritmi di gioco e scatenando gli esterni quando i clivensi lasceranno qualche buco. Insigne e Callejon, con il sostegno di Hysaj e Ghoulam sfideranno i terzini del Chievo. Saranno spesso e volentieri accompagnati da Hamsik, che con i suoi inserimenti tenterà di sfondare le maglie della difesa avversaria. Con in campo Pavoletti, gli attaccanti partenopei avranno di nuovo a loro disposizione l’arma della palla alta a centro area, che già a inizio campionato aveva dato parecchi frutti grazie ai centimetri di Milik. Allan dovrà garantire il solito lavoro di quantità e qualità, ma soprattutto stare molto attento a Walter Birsa. Il trequartista del Chievo può creare parecchi grattacapi tra le linee e di certo sarà molto attivo nel tentare di servire con regolarità Castro e soprattutto un Inglese in forma strepitosa. A Koulibaly e Albiol il compito di lasciare il ragazzo a bocca asciutta.