CONSAPEVOLI DI NON POTER PIU’ SBAGLIARE

Posted By on Feb 22, 2022 | 0 comments


di Brenda Galbato

 

Occasione persa del Milan di un possibile doppio sorpasso dall’Inter e dal Napoli (due punti la prima e tre la seconda) per la lotta scudetto.
Una partita non complicata sulla carta, ma fondamentale per allontanarsi dalle favorite in classifica. Nonostante il vantaggio dei rossoneri nei primi minuti della gara con uno splendido taglio di Theo Hernandez per Messias, la squadra è stata poco incisiva per tutta la partita.
La colpa del fiasco a Salerno non è solo da attribuire alla squadra, ma anche all’allenatore: Pioli ha sempre esaltato i propri giocatori in ogni conferenza pre e post-partita senza contare anche i media.
Mike Maignan nel corso della partita ha commesso alcuni gravi errori: diverse uscite dalla propria porta che gli sono costate due reti. Ma il giovane portiere non merita critiche in quanto nella prima parte di stagione ha sempre fatto un egregio lavoro guadagnando il consenso dell’opinione pubblica: in pochissimo tempo ha sostituito il portiere predecessore Donnarumma (molto stimato dai tifosi sino la sua cessione a parametro zero al Paris Saint Germain).
Sui giornali dal suo arrivo al Milan ad oggi Maignan è sempre stato elogiato per le sue prestazioni in campo; difficilmente il portiere francese ha ricevuto delle critiche costruttive.
Ogni sua azione in campo è sempre stata esaltata per non parlare dell’episodio del famoso assist a Leao contro la Sampdoria. Tutte le testate hanno descritto quell’azione come un colpo da maestro che solo lui poteva fare.
L’eccessiva esaltazione da parte dei media ha fatto inciampare il francese in una giornata complicata con l’uscita a farfalla dalla propria porta, consentendo il pareggio alla squadra avversaria.
Dal quel grave errore ne sono poi scaturiti altri e Maignan non è più riuscito a trovare quella lucidità mentale mantenuta finora nel corso della stagione.
Non solo lui ha commesso degli errori in campo, ma anche i suoi compagni di squadra tra cui Leao dopo il gol del vantaggio è tornato ad essere il giocatore appena arrivato due anni fa al Milan.
Il portoghese ha dimostrato di giocare con superficialità in questa partita nonostante abbia un talento innato come attaccante e sia migliorato molto nel corso della sua permanenza a Milanello.
Analizzando le partite contro squadre non big, ma di qualità inferiore i rossoneri dimostrano un atteggiamento di superficialità, eccessiva sicurezza tipiche di una squadra ancora giovane fatta di buoni giocatori, ma non di campioni.
Il non corretto approccio mentale e la troppa sicurezza si traducono nell’abbassare la guardia e sottovalutare così le avversarie allontanandosi dalla possibilità di correre per la lotta scudetto.
Questi atteggiamenti sono frutto anche di un’eccessiva esaltazione che Pioli trasmette ai suoi giocatori e questo li conduce molto spesso a non metterci nelle partite, quella giusta dose di lucidità e concentrazione necessaria alla vittoria.
Nell’incontro con la Salernitana, si è percepito dall’inizio del primo tempo di avere la vittoria in pugno e di chiudere in fretta il risultato; staccando mentalmente la spina e dando così vigore ai padroni di casa che si sono portati in pareggio e successivamente in vantaggio.
Milan poi salvato dal rientrante Rebic un fendente potente ed imparabile alla destra del portiere.
Grazie anche al risultato dell’Inter maturato ieri e nella speranza di un Cagliari arrembante come nelle ultime giornate, che proverà questa sera a fermare un Napoli lanciato (vedi i risultati conseguiti dalle Milanesi) verso la vetta della classifica, il Milan dovrà metterci cuore e sopratutto testa nelle partite a venire; affrontandole ognuna di esse come una finale, per poter sperare in un traguardo che a volte pare ancora essere lontano e ancora in fase di costruzione.

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