Sarà uno splendido 1993

Posted By on Apr 25, 2015 | 0 comments


di Michele D’Alessio

 

Leonardo Notte e Bibi Mainaghi sono in Piazza Duomo a Milano, e in mezzo alle luci di Natale, il controverso personaggio interpretato da Stefano Accorsi si dice convinto che l’anno che sta per iniziare, il 1993, sarà splendido. Così è andata l’ultima scena della prima stagione della serie tv trasmessa su Sky Atlantic, che ha tenuto incollati davanti al teleschermo milioni di italiani. In quella Milano, in quel periodo, i monumenti intorno al Duomo assumevano le sembianze di Frank Rijkaard e di Ruud Gullit. Erano gli anni del Milan invincibile, con l’Inter appena dietro, ma che nulla poteva di fronte allo strapotere dell’armata di Berlusconi, pronto anche lui a scendere in un altro tipo di campo. Il 1993 è stato per il calcio un anno interessante,  in cui si consumavano gli ultimi barlumi di romanticismo, prima del dirompente ingresso delle pay tv. Come detto, era un Milan vorace, capace di chiudere il girone d’andata ottenendo 31 dei 34 punti a disposizione. A farla capitolare ci ha pensato un simpatico colombiano, che la leggenda vuole abbia comprato 100 rubinetti appena sbarcato a Parma. Era Faustino detto Tino Asprilla,  che con una punizione da manuale è stato capace di mettere fine all’omerica imbattibilità di Sebastiano Rossi. Era il 21 di marzo, e di lì a qualche giorno, un nuovo calciatore faceva l’esordio in serie A. In un fresco pomeriggio bresciano, Vujadin Boskov, allenatore di una Roma alle prese con una delle sue più difficili annate, vede Ruggiero Rizzitelli un pò stanco e decide di sostituirlo. Il giovane che gli subentra è Francesco Totti. Da quel giorno in poi vestirà la maglia giallorossa più di chiunque altro. In campionato, dietro Milan e Inter si piazzava il Parma. La squadra emiliana, allenata da Nevio Scala, era appena alla terza stagione in A, eppure è stata capace di arrivare terza, e di trionfare in Coppa delle Coppe. Per il calcio italiano c’era da cancellare l’onta della sconfitta della Samp a Wembley del 1992 contro il Barcellona, e il Parma lo fece egregiamente. Fu l’Anversa a essere sconfitto proprio nel tempio del calcio, con le reti di Lorenzo Minotti, Stefano Cuoghi e Alessandro Melli, appartenenti a tipologie di calciatori che si sono estinte col passare degli anni. A Roma, un attaccante appena sbarcato dal Foggia dei miracoli ottiene il titolo di capocannoniere.  “Segna sempre lui ” cantavano i tifosi per Beppe Signori, capace di realizzare per ben 26 volte.L’estate 1993 fu prodromica a quella dell’anno successivo. Le squadre dovevano anticipare i tempi delle loro preparazioni perchè il campionato avrebbe chiuso in anticipo lasciando spazio ai mondiali di USA ’94. Il 29 agosto 1993 andò in onda la prima partita su una tv a pagamento: tele+ trasmise Lazio – Foggia. Al posto di Brescia, Fiorentina, Ancona e Pescara, erano salite in A Reggiana, Cremonese, Piacenza e Lecce. La Roma passava dalle mani di Ciarrapico a quelle di Franco Sensi. Per il resto, il campionato era ripreso come era finito quello prima, col Milan davanti e le altre a inseguire, con l’Inter che, nonostante una campagna acquisti spumeggiante, si ritrovò a lottare per evitare la retrocessione.

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