di Alessia Fratarcangeli
La sfida al Franchi di Firenze termina 1-1 e il Napoli conclude con un altro pareggio questo febbraio da incubo. È stata un match giocato a viso aperto da entrambe le compagini: Higuain ritrova anche il gol dopo un digiuno inconsueto, replicando alla rete di Marcos Alonso.
UN PAREGGIO ESALTANTE – Il match tra Fiorentina e Napoli non è per niente noioso e tiene tutti i tifosi, partenopei e fiorentini, con il fiato sospeso fin dalle prime battute quando Marcos Alonso segna il gol del vantaggio ma qualche secondo dopo, complice proprio un suo errore, Higuain mette la sua firma per l’1-1. L’avvio è scoppiettante e lo sarà l’intera partita, caratterizzata da numerosi capovolgimenti di fronte. La Fiorentina a tratti sembra molto più organizzata e motivata del Napoli e va vicina al raddoppio con Tello e Kalinic. Reina ringrazia il palo e la traversa che lo salvano in entrambe le occasioni. La Viola sembra muoversi in modo più fluido rispetto ai partenopei che a tratti sono troppo lenti nella manovra. Sembrano riproporsi i soliti problemi in fase di costruzione dell’azione. Troppi lanci lunghi a cercare Higuain, ingabbiato tra i centrali viola, imprecisi e senza senso, che diventano l’emblema di una squadra che non sa come uscire da questo momento di blackout offensivo. Eppure a tratti gli uomini di Sarri si accendono ed è la Fiorentina a subire la manovra partenopea. Gli attaccanti azzurri, però, si trovano davanti a un Tatarusanu in grande spolvero che compie due prodigiose parate consecutive prima su Callejon e poi su Higuain, e poi nei minuti finali salva la porta su tiro di Insigne.
INSIGNE E ALLAN IN TILT, KOULIBALY LEADER – La Fiorentina ha messo in grande difficoltà gli azzurri, complice anche il momento ‘no’ di alcuni giocatori fondamentali per il gioco di Sarri. Allan inizia ad accusare la stanchezza delle tante partite giocate: manca di lucidità nei passaggi, soprattutto se pressato dai centrocampisti viola, e il suo supporto alla manovra offensiva è praticamente nullo. Lo stesso Insigne rimane in campo per 90’ ma la scintilla in questa partita non si accende mai, anche grazie all’ottima prestazione di Roncaglia che non dà modo al numero 24 di muoversi. Higuain là davanti sbraccia con i compagni, quasi demoralizzato e, sebbene sia tornato al gol, il suo viso durante la sostituzione era più cupo che mai. L’unica salvezza di Sarri rimane la difesa che, nonostante prenda qualche gol in più, è sempre la protagonista in positivo in fatto di prestazione e intensità, grazie a Koulibaly (il migliore tra i suoi) che guida con personalità e carisma da vero leader la retroguardia.
Quello che si è visto in campo a Firenze è un Napoli fin troppo stanco, poco aggressivo e con poche idee. Ora le battute d’arresto degli uomini di Sarri iniziano a diventare decisamente troppo frequenti e ciò potrebbe costare caro alla squadra partenopea. Il lavoro che è stato fatto fino a qualche settimana fa potrebbe essere messo in discussione, soprattutto se si guarda a quanto è corta la classifica.
SORRIDONO JUVENTUS E ROMA – Il pareggio, effettivamente, non va bene né all’una né all’altra squadra. Il Napoli aveva l’obbligo di riscattare stasera un mese da dimenticare: due punti nelle ultime tre partite sono davvero pochi, soprattutto se si è perso lo scontro scudetto con la Juventus e ci si ritrova a tre punti dalla vetta. L’1-1 non fa gongolare solamente i bianconeri, che potrebbero scrivere una delle stagioni più emozionanti della loro storia, ma anche i giallorossi rinati grazie alla cura Spalletti. Fiorentina e Napoli hanno un nemico in più da combatter per il secondo e terzo posto: i giallorossi ora sono a pari punti con la Viola (53) e già venerdì se ne saprà di più riguardo i movimenti ai piani alti della classifica. Nessuno ormai è sicuro del proprio posto.