di Michele D’Alessio
L’anticipo del venerdì mette di fronte Roma e Fiorentina, le due
compagini che attualmente occupano il terzo posto con 53 punti.
Squadre reduci da percorsi differenti, ma che arrivano
all’appuntamento in buone condizioni, visti i recenti risultati in
campionato (mentre hanno fatto flop nelle uscite europee).
Quanto può essere decisiva questa partita ai fini dell’assegnazione
dell’ultima piazza utile per la qualificazione ai preliminari di
Champions League?
Volendo coinvolgere nella volata europea anche l’Inter e il Milan
(rispettivamente a 48 e 47 punti), con uno sforzo notevole, si può
sicuramente affermare che da Milano il tifo sia per il pareggio.
Spalletti e Paulo Sousa rimarrebbero così appaiati, mentre Mancini e
Mihajilovic potrebbero avvicinarsi e far sentire il fiato sul collo.
L’Inter riceve il Palermo al Meazza, mentre il Milan va a fare visita
al Sassuolo. Due partite di certo non proibitive, ed in caso di
successi con concomitante segno X sulla ruota di Roma, le squadre
menghine potrebbero riavvicinarsi alla terza piazza.
Qualora dovesse essere la Roma a prevalere, Spalletti, reduce da 6 vittorie consecutive che hanno ricompattato l’ambiente, metterebbe una
seria ipoteca sui preliminari, avendo poi un match point in casa tra un paio di settimane contro l’Inter. In questo caso rimarrebbe invariato il distacco, con uno scontro diretto che qualora fosse perso
dalla Fiorentina, potrebbe tuttavia consentire ai viola di rimanere in corsa, dal momento che Paulo Sousa ha già affrontato Milan, Inter e Napoli, e quindi avrebbe un calendario più “leggero”.
In caso di colpaccio all’Olimpico, i viola metterebbero la ciliegina
sulla torta di questa stagione, finora sicuramente più lineare rispetto a quella condotta dal team giallorosso. Il tecnico portoghese, da molti considerato come innovatore nel nostro calcio sa
bene però, che anche un pareggio, con dieci giornate ancora da giocare, sarebbe un risultato d’oro.