Di Nicola Ciacciarelli
Quando ti aspetti Mandzukic e Dybala, o magari Pogba, ecco che spuntano Andrea Barzagli e Mario Lemina. La Juve non si ferma e passa anche a Bergamo, grazie a chi proprio non ti aspetteresti. Il centrale è al primo gol, su azione, in bianconero (l’altra rete sempre all’Atalanta, ma su rigore nel 2012), mentre il gabonese realizza un gol (aveva segnato a Napoli, ma era stato inutile) dopo mesi e mesi passati più fuori che dentro il campo. Insomma, non c’è nulla di retorico, di banale o scontato nel dire che questa è la Juve (anche)degli outsider, degli”insospettabilli”. D’altronde, non potrebbe essere altrimenti in una squadra dove regna spirito di gruppo, compattezza, unione di intenti e chi sgarra paga, nessuno escluso. Un moderno Uno per tutti tutti per uno applicato al calcio. La lezione di Milano è servita. Nulla ti è dato per”diritto divino” o perchè sei il più forte sulla carta. Te lo devi conquistare con le tue capacità e le tue forze. Nel momento del bisogno proprio chi non ti saresti mai aspettato ti aiuta a ricacciare indietro Napoli e Roma. Che la vittoria sia arrivata grazie ai gol di due che così, per qualcuno sarà pura casualità, a noi piace pensare il contrario.