di Michele D’Alessio
07/03/2016
Sei gol in due partite consecutive. Una ripresa, quella dell’Inter,
fotografata dalle partite al Meazza contro Juventus e Palermo, in cui
la squadra di Mancini ha vinto andando ad incrementare il morale che
dopo la debacle dello Juventus Stadium di appena una settimana fa era
finito sotto i tacchi.
Sembra esserci più cattiveria, più voglia di lottare sui palloni, più
idee chiare negli ultimi venti metri: tutto ciò che era mancato nel
cuore dell’inverno. Perisic, Ljajc, Icardi e Palacio si muovono,
ruotano e creano pericoli (soltanto in Coppa Italia contro la Juventus
ci sono stati 30 cross).
La vittoria sul Palermo, che escluso il fortissimo Vazquez è davvero
poca cosa, ha restituito al mondo nerazzurro l’immagine di una squadra
che sa e può battere le squadre alla sua portata, contro le quali fare
3 punti è d’obbligo.
E’ la seconda vittoria consecutiva in casa contro questo tipo di
avversari (due settimane fa col medesimo punteggio era stata liquidata
la Sampdoria), e alle porte ce ne è un’altra anche se sulla carta
contro una squadra temibile.
Il Bologna di Roberto Donadoni infatti, specialmente fuori casa, è
avversario ostico, da prendere con le molle. Per Mancini sarà un altro
esame da superare per tenere vive le speranze di agganciare il terzo
posto. Anche se, visto il ritmo mantenuto dalla Roma, che potrà
sfruttare lo scontro diretto in casa, appare difficile poter
riagguantare il piazzamento che vale i preliminari di Champions
League.
Da qui a fine campionato l’Inter ha due partite davvero complicate: la
trasferta di Roma con la Roma e la partita in casa col Napoli a caccia
di punti scudetto. Il resto del cammino è costellato di squadre deboli
oppure che non hanno molto da chiedere al campionato come Genoa,
Empoli e Torino.
Le speranze per il terzo posto restano vive, anche se flebili, a
condizione che l’Inter dia seguito a questo risveglio.