Quattro minuti per la storia

Posted By on Mar 20, 2016 | 0 comments


Di Nicola Ciacciarelli

 

Quattro minuti. Tanto basta, o basterebbe, a Gianluigi Buffon per entrare, ancor di più, nella storia del calcio italiano. Tre minuti di derby per eguagliare Sebastiano Rossi, quattro per superarlo. Gigi ha raggiunto 926 minuti di imbattibilità, partendo dalla rete di Cassano (al minuto 64′) nel Samp-Juve del 10 gennaio scorso. Poi dieci partite in cui la porta è rimasta immacolata. Nel girone di ritorno Buffon ha effettuato 19 parate, finora, ovvero meno di due interventi a gara. Una miseria. Merito di una difesa che ha rasentato la perfezione, concedendo le briciole agli avversari. E non si tratta (solo) di una questione di modulo. A confermarlo sono le ultime cinque gare di campionato, in cui per ben 3 volte i bianconeri sono scesi in campo con una difesa a quattro. Gol incassati in quelle occasioni? Zero. Nada de nada. Oltre ad uno straordinario portiere, dietro ai 926 minuti di imbattibilità, c’è un eccellente retroguardia consolidatasi, ormai , negli anni, con meccanismi ben oliati, difficilmente intaccabili. Ora c’è un record lì, a portata di mano. Un record da raggiungere, per giunta, in un derby. Nelle ultime stracittadine, è bene ricordarlo, il Toro è sempre partito forte. Nel 2013-2014, allo Stadium, al 3′, i granata erano già andati al tiro con Kurtic. Nel match d’andata, ad esempio, dopo 20 secondi guadagnarono un angolo. Insomma piccoli indizi ( magari insignificanti per alcuni) per capire che l’inizio di un derby non è, e non può, essere banale. Come, d’altronde, non lo è il record a cui dà la caccia Gigi  Buffon.

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